sabato 25 novembre 2017

RECENSIONE: ERICA JONG - PAURA DI VOLARE


Sinossi:

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1973, "Paura di volare" assunse immediatamente le fattezze del caso letterario, tanto che Henry Miller lo salutò come

l'equivalente femminile di "Tropico del cancro". Il romanzo narra le vicende di Isadora Wing, una donna di quasi trent'anni che comincia a intravedere

i segni inesorabili del tempo che passa e si ritrova per la prima volta a fare un bilancio della sua vita. È una donna bella, appassionata e sensuale,

ma con una tremenda paura di se stessa. Paura di fuggire dalle convenzioni di una vita matrimoniale ormai in crisi, ma che la pone al riparo dalle ombre

della solitudine. Sarà l'incontro con Adrian, psicanalista lainghiano e anticonformista, a scuoterla dal torpore delle sue sicurezze. Con humour, grazia

e leggerezza Erica Jong ci racconta la New York radicai degli anni 70 alle prese con il femminismo e la psicanalisi, mentre Isadora, pagina dopo pagina,

acquista sempre più consapevolezza di se stessa insieme alla libertà di vivere lontana da ogni pregiudizio.

 

Commento:

Ecco un romanzo che ha deluso completamente le mie aspettative. Data la fama dell’autrice e di questo libro in particolare, considerato un manifesto del femminismo e della libertà di espressione negli anni 70, ero davvero curiosa di leggerlo, ma ora che, dopo averlo cominciato ed interrotto per ben tre volte, l’ho portato a termine al quarto tentativo sono delusa. Mi aspettavo un romanzo erotico che mi lasciasse un messaggio innovativo, non un flusso di coscienza a base di sesso, fantasie sessuali e insoddisfazione cronica. So di non essere gentile con la protagonista, Isadora Wing, che probabilmente incarnava la donna progressista ma ancora bloccata da se stessa che viveva negli anni sessanta e settanta, so anche che questo libro che a noi oggi può sembrare superato ed inconcludente, quando fu pubblicato costituiva una vera novità nonché un azzardo non indifferente. Pur sapendo tutto questo io non mi sento di consigliarlo ad un lettore o a una lettrice di oggi, perché l’ho trovato troppo kitsch ed a tratti eccessivamente ed immotivatamente volgare… eppure non è il primo romanzo erotico che leggo e non mi scandalizzo di certo.

La protagonista poi, Isadora, non mi è simpatica: è perennemente insoddisfatta, non sa cosa vuole, è eccessivamente umorale, è egoista, impulsiva, piagnucolosa, contraddittoria all’inverosimile. E’ ebrea ma non si sente tale tranne quando si trova in Germania; è sessualmente insaziabile ma basta un niente perché il suo partner del momento non le vada più a genio; è sposata ma cerca un uomo con cui scappar via e quando l’ha trovato non sa decidere se vuole lui o il marito; vuole la libertà ma non sa stare sola… uffffff che fatica di donna! Mi risulta insopportabile e non bastano due pagine di antisemitismo, qualche battuta fintamente femminista o le analisi sulla madre o il primo marito a farmela piacere.

E’ un vero peccato e so di andare controcorrente con la maggior parte delle persone che hanno letto questo libro, ma io decisamente non lo consiglio. Peccato, peccato davvero.

 

Opera recensita: “Paura di volare” di Erica Jong

Editore: Bompiani, prima ed. originale 1973, prima ed. italiana 1978

Genere: narrativa americana – romanzo erotico

Ambientazione: Europa

Pagine: 428 (ed. Bompiani 2013)

Prezzo: 10,50 € (ed. Bompiani 2013)

Consigliato: no.

 

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