giovedì 28 settembre 2017

RECENSIONE: DAVID LAGERCRANTZ - L'UOMO CHE INSEGUIVA LA SUA OMBRA (MILLENNIUM#5)


Sinossi:

L’aver portato alla luce un intrigo criminale internazionale, mettendo in mano al giornalista investigativo più famoso di Svezia lo scoop del decennio,

non è bastato a risparmiare a Lisbeth Salander una breve condanna da scontare in un carcere di massima sicurezza. E così, mentre a Mikael Blomkvist e a

Millennium vanno onori e gloria, lei si ritrova a Flodberga insieme alle peggiori delinquenti del paese, anche se la cosa non sembra preoccuparla più di

tanto. È in grado di tener testa alle detenute più spietate – in particolare una certa Benito, che pare avere l’intero penitenziario ai suoi piedi, guardie

comprese –, e ha altro a cui pensare. Ora che è venuta in possesso di informazioni che potrebbero aggiungere un fondamentale tassello al quadro della sua

tortuosa infanzia, vuole vederci chiaro. Con l’aiuto di Mikael, la celebre hacker comincia a indagare su una serie di nominativi di un misterioso elenco

che risveglia in lei velati ricordi. In particolare, quello di una donna con una voglia rosso fiammante sul collo. Nella sua inestinguibile sete di giustizia,

Lisbeth rischia di riaccendere le forze oscure del suo passato che ora, in nome di un folle e illusorio bene più grande, quasi sembrano aver stretto un’alleanza

per darle di nuovo la caccia. Come un drago, quello stesso drago che ha voluto tatuarsi sul corpo, per annientare i suoi avversari Lisbeth è pronta a sputare

fiamme e a distruggere il male con il fuoco che brucia dentro tutti quelli che vengono calpestati.

 

Commento:

“L’uomo che inseguiva la sua ombra” è il quinto volume della saga Millennium, il secondo firmato da David Lagercrantz, che vede protagonista la geniale aker punk Lisbeth Salander ed il giornalista d’inchiesta Mickail Blomkwist. L’arrivo di questo libro, in realtà, non è proprio una novità, giacché il finale del quarto volume lasciava prevedere un seguito. Una novità è invece l’evoluzione che Lagercrantz dà alla storia: ci si sarebbe aspettati che si proseguisse con la pista della sorella di Lisbeth, ma evidentemente quest’aspetto è solo ritardato. In questo libro la presenza di Camilla e della sua rete è solo accennata, è dietro le quinte, lo scontro diretto tra le due sorelle ancora non avviene. Tuttavia Lisbeth deve fare i conti con una perdita importante e dolorosa e con nuovi nemici presenti e passati: due donne, in particolare, le danno qualche rogna e, inconsapevoli l’una dell’altra, mirano ad annientarla.

Ora, la buona notizia è che anche questo volume lascia presagire un seguito; la cosa negativa è che questo quinto libro è un po’ più sottotono rispetto ai precedenti, almeno a mio parere: l’ho trovato più farraginoso nell’avvio della storia e per molte pagine non capivo dove volesse andare a parare l’autore; inoltre la tensione, sebbene alta in alcuni punti, non arriva mai ai livelli raggiunti negli altri libri. Non resta che sperare in un rallentamento temporaneo che non si ripresenti nel libro (o nei libri) di prossima pubblicazione. Ad ogni modo si tratta di un ottimo thriller che ci fa conoscere ancora meglio la nostra Lisbeth e che indaga a fondo nel suo passato, ma anche nei problemi della Svezia e dell’Europa dei nostri giorni. Consigliato? Certo che sì!

 

 

Opera recensita: “L’uomo che inseguiva la sua ombra” (Millennium 05) di David Lagercrantz

Editore: Marsilio, 2017

Genere: thriller

Ambientazione: Svezia

Pagine: 495

Prezzo: 21,00 €

Consigliato: sì.

 

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