sabato 24 agosto 2019

RECENSIONE: JEFFERY DEAVER - SOLITUDE CREEK (KATHRYN DANCE 04)


Sinossi:
Al Solitude Creek sta per iniziare un concerto rock. Le luci si abbassano, la batteria dà il tempo. Un paio di canzoni, e qualcosa non va. Nel piccolo locale affollato si addensa del fumo, e non c'è tempo di chiedersi cosa stia succedendo. La gente balza in piedi rovesciando sgabelli e tavoli, corre, cade, si ammassa alle uscite di sicurezza. Trovandole chiuse. Bloccate. Non tutti ne usciranno vivi. Siamo a Monterey, nella calda California centrale affacciata sull'oceano: l'assassino indossa gemelli Tiffany e scarpe Vuitton, è millimetrico nella sua ossessione, feroce nella lucidità, e si diverte a scatenare con freddezza l'inferno. Sceglie un luogo, pianifica nei dettagli l'attacco, si apposta: quello che vuole è stare a guardare le persone prese in trappola, vederle soccombere, come animali, all'istinto di sopravvivenza. Più nessuno d'ora in poi, che sia dentro un cinema, o in un ristorante, o nello spazio angusto della cabina di un ascensore, può ritenersi al sicuro. Ecco il nuovo caso del detective Kathryn Dance: una letale partita a scacchi che non consente la minima distrazione. Un impegno arduo, proprio ora che la donna è stata sospesa da un incarico importante, è alle prese con due figli adolescenti e le faccende del cuore sono sempre più impellenti.

Commento:
Lo dicono sempre gli esperti: il panico fa più vittime dell'evento che l'ha generato. E' proprio questo che il killer di questo quarto caso per Kathryn Dance sfrutta: solo che lui il panico lo crea ad arte. E' bravissimo a pianificare attacchi a luoghi affollati, crea ad arte scenari potenzialmente apocalittici e resta a godersi la scena. Ne ha bisogno, ha bisogno di guardare la morte per calmarsi, per saziare il mostro famelico che si porta dentro. E toccherà a Kathry Dance occuparsene, nonostante sia presa da un'altra task force pericolosa e importante e nonostante i suoi figli accusino tutti i perigliosi sintomi dell'adolescenza. Fortuna che ad aiutarla ci sono Michail O'Neil, John Bowling, Tj Scannon e tutti gli altri.
Questo quarto e ultimo romanzo della fortunata saga di Kathryn Dance si è rivelato interessante per aspetti come il trattamento e gli effetti del panico e per l'aspetto personale della vita di Dance; nel complesso, però, il caso mi ha coinvolto meno… mi ha entusiasmato meno. Comunque, sempre di buon libro si tratta, intendiamoci, Deaver è una garanzia.

Opera recensita: "Solitude Creek" (Kathryn Dance 04) di Jeffery Deaver
Editore: Rizzoli, 2015
Genere: thriller, seriale
Ambientazione: California, Stati Uniti
Pagine: 511
Prezzo: 19,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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