Sinossi:
Al Solitude Creek sta per
iniziare un concerto rock. Le luci si abbassano, la batteria dà il tempo. Un
paio di canzoni, e qualcosa non va. Nel piccolo locale affollato si addensa del
fumo, e non c'è tempo di chiedersi cosa stia succedendo. La gente balza in
piedi rovesciando sgabelli e tavoli, corre, cade, si ammassa alle uscite di
sicurezza. Trovandole chiuse. Bloccate. Non tutti ne usciranno vivi. Siamo a
Monterey, nella calda California centrale affacciata sull'oceano: l'assassino
indossa gemelli Tiffany e scarpe Vuitton, è millimetrico nella sua ossessione,
feroce nella lucidità, e si diverte a scatenare con freddezza l'inferno.
Sceglie un luogo, pianifica nei dettagli l'attacco, si apposta: quello che
vuole è stare a guardare le persone prese in trappola, vederle soccombere, come
animali, all'istinto di sopravvivenza. Più nessuno d'ora in poi, che sia dentro
un cinema, o in un ristorante, o nello spazio angusto della cabina di un
ascensore, può ritenersi al sicuro. Ecco il nuovo caso del detective Kathryn
Dance: una letale partita a scacchi che non consente la minima distrazione. Un
impegno arduo, proprio ora che la donna è stata sospesa da un incarico
importante, è alle prese con due figli adolescenti e le faccende del cuore sono
sempre più impellenti.
Commento:
Lo dicono sempre gli
esperti: il panico fa più vittime dell'evento che l'ha generato. E' proprio
questo che il killer di questo quarto caso per Kathryn Dance sfrutta: solo che
lui il panico lo crea ad arte. E' bravissimo a pianificare attacchi a luoghi
affollati, crea ad arte scenari potenzialmente apocalittici e resta a godersi
la scena. Ne ha bisogno, ha bisogno di guardare la morte per calmarsi, per
saziare il mostro famelico che si porta dentro. E toccherà a Kathry Dance
occuparsene, nonostante sia presa da un'altra task force pericolosa e
importante e nonostante i suoi figli accusino tutti i perigliosi sintomi
dell'adolescenza. Fortuna che ad aiutarla ci sono Michail O'Neil, John Bowling,
Tj Scannon e tutti gli altri.
Questo quarto e ultimo romanzo
della fortunata saga di Kathryn Dance si è rivelato interessante per aspetti
come il trattamento e gli effetti del panico e per l'aspetto personale della vita
di Dance; nel complesso, però, il caso mi ha coinvolto meno… mi ha entusiasmato
meno. Comunque, sempre di buon libro si tratta, intendiamoci, Deaver è una
garanzia.
Opera recensita: "Solitude
Creek" (Kathryn Dance 04) di Jeffery Deaver
Editore: Rizzoli, 2015
Genere: thriller, seriale
Ambientazione: California,
Stati Uniti
Pagine: 511
Prezzo: 19,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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