Sinossi:
Un romanzo che, al suo
apparire, scosse gli Stati Uniti e il mondo. Mac, un tipografo politicamente
impegnato che gira gli States in cerca di lavoro; J. Ward Moorehouse, un
pubblicista che farà del conformismo la sua arma per ottenere il successo;
Janey, la segretaria di Ward, attratta irresistibilmente dal fascino del
potere; Eleanor Stoddard, una donna bella e raffinata; Charley Anderson, un
meccanico dalle velleità rivoluzionarie... Ecco i principali protagonisti di
questo romanzo che si spinge sino alla prima guerra mondiale.
Commento:
America, primo Novecento. Tra
poco lascerà il posto alla fiamma della guerra e del patriottismo, ma per ora il
sogno socialista è nel suo pieno rigoglio e sparge semi di rivoluzione
infiammando gli animi di giovani squattrinati e meno giovani ancora disposti ad
illudersi. E' nello spazio tra queste due fiamme che si muovono i tanti
protagonisti di questo romanzo, chi con fare ganzo e spavaldo, chi con andatura
ciondolante, tutti con la voglia di farcela, di sistemarsi con un lavoro che
gli dia tranquillità, di formare famiglia, di impegnarsi nel Partito. Sono i
giovani americani di quegli anni i veri protagonisti di questa storia, quelli
che sognano la rivoluzione, ma non sanno come e dove arriveranno a fine
giornata. Sono Mac, J. W. Moorehouse, Charly, Eleanor Stoddard, Janey, Evelyn,
Ike, Maurice, Dottore, sono loro e i tanti come loro che rappresentano tutte le
anime della società americana ancora in divenire. Guardando alle loro storie
non è difficile scorgere il futuro di un Paese – gli Stati Uniti che conosciamo
e da sempre mitizziamo - così sfaccettato e perciò grandioso nella sua
diversità. Mi stupisce ogni volta constatare come i grandi romanzieri americani
riescano sempre a raggiungere il loro obiettivo egregiamente: descrivono il
loro modo di vedere l'America, lo fanno come sanno e ogni romanzo, ogni autore,
ogni pagina parla delle tante facce dello stesso territorio. Steinbeck,
Caldwell, Faulkner, più tardi Kerouaq e – scopro ora – anche Dos Passos,
raccontano tutti il sogno americano e le tante, innumerevoli difficoltà per
raggiungerlo. Il 42° parallelo è un romanzo che trasuda america ad ogni pagina,
con la sperimentazione data dagli inserti di "Occhio fotografico" e
"cinegiornale", con il racconto di tante vite diverse, di tanti
tentativi di arrivare, di farcela. Passando al mio gusto personale, beh, se le
storie dei protagonisti sono state interessanti ed invogliavano alla lettura,
non posso dire lo stesso per quegli inserti nel testo che personalmente ho
trovato disturbanti e francamente incomprensibili. Nel complesso il romanzo non
mi ha coinvolto quanto avrei voluto, - perciò non gli darò una votazione
altissima – ma è comunque stata una lettura interessante e poi si tratta,
indiscutibilmente, di un ottimo libro. In definitiva, se apprezzate il buon
romanzo americano, questo libro – e soprattutto quest'autore - non dovete
perdervelo.
Opera recensita: "Il
42° parallelo" di John Dos Passos
Editore: Bur, prima ed. 1930,
prima ed. italiana 1934 (Trad. di C. Pavese)
Genere: letteratura americana
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 492
Prezzo: 14,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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