venerdì 16 dicembre 2016

RECENSIONE: PATRICK SüSKIND - IL PROFUMO


Sinossi:

Jean-Baptiste Grenouille, nato il 17 luglio 1783 nel luogo più puzzolente di Francia, il Cimetière des Innocents di Parigi, rifiutato dalla madre fin dal

momento della nascita, rifiutato dalle balie perché non ha l'odore che dovrebbero avere i neonati, anzi perché "non ha nessun odore", rifiutato dagli istituti

religiosi, riesce a sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti. E, crescendo, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire

e distinguere gli odori. Forte di questa facoltà, di quest'unica qualità, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo, e il lettore

lo segue nel suo peregrinare tra botteghe odorose, apprendista stregone che supera in breve ogni maestro passando dalla popolosa e fetida Parigi a Grasse,

città dei profumieri nell'ariosa Provenza. L'ambizione di Grenouille non è quella di arricchirsi, né ha sete di gloria; persegue, invece, un suo folle

sogno: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a

nulla.

 

Beh, in questo caso la sinossi è molto esaustiva, almeno per avere un quadro generale sul libro. In realtà “il profumo” è un’opera non facilmente incasellabile in un genere letterario preciso: non è un romanzo rosa, ma l’amore c’entra in modo non convenzionale; non è un thriller, ma ci sono degli omicidi, non è un saggio sull’arte profumiera perché dentro c’è una storia tanto folle quanto affascinante… è, insomma, un libro che va letto d’un fiato e preso così com’è, con tutta la sua enigmatica bellezza.
E’ la storia di Jean-Baptiste Grenouille, nato tra i rifiuti di un banco del pesce al mercato di Parigi e lì abbandonato dalla madre che, per questo sarà condannata a morte. Grenouille viene affidato a numerose balie che non lo accettano perché è troppo vorace, ha qualcosa di strano e soprattutto non ha odore. Approda in casa della fredda Madame Gaillard e dopo alcuni anni diventa prima garzone conciatore e poi, con l’astuzia, si fa assumere dal famoso profumiere Giuseppe Baldini. Qui comincia il suo vero percorso: imparare quanto più possibile sull’arte dei profumi, ogni metodo utile per estrarre l’essenza di ogni aroma, del profumo vero di ogni cosa, di ogni essere vivente e non vivente, fino ad ottenere il suo stesso odore. Grenouille, infatti, ha due particolarità: non ha alcun odore personale, ma ha un naso assoluto, egli è in grado di percepire, identificare e memorizzare ogni odore, anche quello più impercettibile, anche a distanza di miglia, anche quello di ogni singolo essere umano. Ottenuto il diploma di garzone che gli consentirà di entrare in ogni laboratorio di profumieri, Grenouille parte da Parigi in direzione di Grasse, città famosa per le tecniche all’avanguardia nella realizzazione dei profumi, ma lungo la strada si accorge di amare l’aria aperta, libera dall’odore degli esseri umani e cerca di allontanarsi sempre più dalle città. Per sette anni vive in una caverna ai piedi di un’alto monte, in una regione totalmente inospitale per l’uomo. Qui sogna di essere un dio, lo sterminatore di tutti gli odori nauseabondi e disgustosi, scopre finalmente di non avere un proprio odore personale e in preda all’odio verso il genere umano ed al delirio, progetta di creare il suo profumo, un profumo in grado di dominare i cuori degli uomini. Così lascia la sua caverna e si reca prima a Montpellier ed infine a Grasse. Qui sente un profumo celestiale, divino, quello di una fanciulla non ancora diventata donna… sarà questo l’elemento fondamentale del suo profumo e Grenouille farà qualunque cosa per catturarlo, per possederlo. Nulla lo fermerà in questo proposito: come ha sempre fatto finora, lavorerà instancabilmente, sottomesso, apparentemente umile e senza pretese, ingannerà chi lo circonda e quando sarà necessario non esiterà ad uccidere. 
Se dovessi sintetizzare l'idea chiave del libro direi "la potenza sconosciuta di un profumo": Grenouille ci mostra che, contrariamente a quel che crediamo, non è la bellezza, non è l'intelligenza, non è la ricchezza che ci colpisce negli altri, ma è il loro odore naturale che non avvertiamo consapevolmente. Giudichiamo gli altri in base al loro profumo e decidiamo se provare odio, repulsione, ammirazione, se trovarli insignificanti oppure se amarli. Originale, mai scontato, un libro stupendo, assolutamente inconsueto e fuori dagli schemi. Una lettura super consigliata perché sorprende ad ogni pagina, fino all’ultimo, inaspettato,  capoverso. E poi diciamocelo: chi di noi non ha custodito dentro di sé, anche solo per un momento,  il desiderio di essere amato ed idolatrato, se non da tutto il mondo, almeno da qualcuno?

 

Opera recensita: “il profumo” di Patrick Süskind

Editore: Longanesi, prima ed. 1985

Genere: narrativa europea

Ambientazione: Francia XVIII secolo

Pagine: 259

Consigliato: sì.

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