lunedì 10 aprile 2017

RECENSIONE: ALICE BASSO - L'IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME


Sinossi:

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure

proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: da piccoli indizi che sembrano insignificanti, coglie l'essenza

di una persona, riesce a mettersi nei suoi panni, pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di osservazione

fuori dal comune, sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ne ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice.

Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi e lei riempie le pagine delle stesse identiche parole che avrebbe

utilizzato lui. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare di persona gli scrittori per cui lavora.

Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda ad una crisi di ispirazione. I due

si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non

credeva possibile. Da tempo ha smesso di credere che potesse capitare anche a lei. Per questo sa di doversi proteggere perché dopo aver creato insieme

un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.

E quando il destino mette in atto il suo piano imprevisto e fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che in amore nulla è come sembra. Questa

volta è difficile resistere a Riccardo e a quell'alchimia che pare non esser mai svanita. Proprio ora che Vani ha bisogno di tutta la sua concentrazione,

di tutto il suo intuito. Un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. Perché c'è un commissario che ha riconosciuto

il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.

Come nel più classico dei romanzi Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo, dovrà scegliere

da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome è il sorprendente esordio di Alice Basso. Una voce nuova, unica, esilarante pronta a colpirvi pagina

dopo pagina. Un tributo al mondo dei libri, all'amore che non ha regole e ai misteri che solo l'intuito può risolvere. Una protagonista indimenticabile

che vi dispiacerà lasciare alla fine del romanzo.

 

Commento:

Beh, che dire? Per una volta la quarta di copertina non è per niente esagerata: questo è davvero un libro bellissimo e Vani, la protagonista, è un personaggio indimenticabile dal quale si fa fatica a staccarsi. Perché è così speciale? Perché è intelligentissima, anticonformista, un po’ pazza, non se ne frega niente di ciò che direbbe la gente, non si fida di nessuno e quando lo fa rimane fregata… in poche parole è molto normale, più di quanto lei stessa crede. Vani incarna molte delle caratteristiche che ogni ragazza fra i venticinque e i trentacinque anni ha: ha vissuto abbastanza da sapere che non ci si può fidare delle persone, non crede nell’amore, non le importa apparire diversa da ciò che è, con l’impermeabile nero, il rossetto viola e gli stivali borchiati… e poi fa un lavoro strano, bello e dannato: è una ghostwriter bravissima, scrive i libri degli scrittori di successo che per qualche motivo non riescono a farlo da soli. Per farlo deve usare il loro linguaggio, parlare come parlerebbero loro, entrare nella mente di coloro che impersona. E lo fa bene, benissimo! Tanto bene che quando una delle autrici per cui sta scrivendo viene rapita sarà lei a dover trovare il colpevole. Lo farà insieme a Berganza, un affascinante commissario di polizia altrettanto in gamba, osservatore attento e perspicace almeno quanto la nostra Vani. E l’accoppiata sembra funzionare alla grande e sembra destinata a non esaurirsi ad una collaborazione occasionale… “e per fortuna!” – dico io – perché proprio non mi andrebbe giù l’idea di non ritrovare ancora Vani e Berganza e soprattutto la freschezza, la schiettezza, la sagacia che trabocca in queste pagine. Lo stile di Alice Basso, poi, è davvero pregevole perché coniuga battute esilaranti ed un’inaspettata, ma pertinente serietà. E’ stata una piacevolissima riscoperta: per me, infatti, si tratta di una rilettura. Avevo letto questo libro un po’ di tempo fa, prima che questo blog nascesse, e mi era piaciuto molto. Ora ho deciso di rileggerlo per vari motivi: innanzitutto perché avevo voglia di alternare una lettura accattivante e, perché no, defatigante ma non banale ad un’altra un po’ più “pesante”; in secondo luogo perché a maggio uscirà un’altra avventura di Vani e Berganza, la terza, e io devo ancora leggere il secondo libro (imperdonabile, devo sbrigarmi); in terzo luogo, questo libro mi ha tenuto compagnia prima di un esame importante che, tra l’altro, è andato bene, quindi direi che mi ha portato fortuna… e siccome ho di nuovo bisogno di un amuleto… perché non rileggerlo? Oltretutto è una lettura assolutamente piacevole!

Battute e scaramanzia a parte, non posso non consigliarvi questo libro: è una lettura divertente, non impegnativa, ma per niente banale… dunque, vale la pena! Quanto a me, vi farò sapere ben presto cosa succede a Vani nei prossimi volumi!

 

Opera recensita: “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” di Alice Basso

Editore: Garzanti, 2015

Genere: narrativa italiana

Ambientazione: Torino

Pagine: 280

Prezzo: 14,90 €

Consigliato: assolutamente sì!

 

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