lunedì 1 maggio 2017

RECENSIONE: SELMA LAGERLOF - LA SAGA DI GOSTA BERLING


Sinossi:

"Caro lettore, per il Natale del 1891 fu pubblicato a Stoccolma il romanzo di una sconosciuta di trentatré anni: si chiamava 'La saga di Gösta Berling'

e la sconosciuta Selma Lagerlöf. Il giorno dopo era famosa. Nel 1909 riceverà il premio Nobel e Marguerite Yourcenar la definirà 'la più grande scrittrice

dell'Ottocento'. Il libro è tuttora annoverato tra i capolavori della letteratura europea. Ma per me non è 'solo' questo: 'La saga di Gösta Berling' è

il romanzo che per primo mi ha fatto conoscere la magia e il fascino del nord, il più emblematico dell'arte del raccontare e di tutto quello che amo nella

narrativa scandinava, che mi ha spinto a diventare editore. Poema epico, raccolta di leggende, saga, racconta le vicende di una stravagante compagnia di

bohémien, musicisti, giocatori e bevitori 'allegri, spensierati, eternamente giovani' su cui domina la figura di Gösta Berling, il seducente prete spretato,

bello come un dio greco, che irradia avventura e gioia di vivere, ma destinato a suscitare amori fatali e sventure. Una storia di perdizione e redenzione

che accetta il male come il bene, le più alte aspirazioni e gli impulsi autodistruttivi, un mondo illuminato dall'amore e immerso in una natura incantata.

È un libro che 'brucia', dice ancora la Yourcenar, di un'immaginazione ardente, uno dei romanzi su cui costruiamo i 'castelli imperituri del sogno e della

fantasia'".

 

Commento:

Questo libro fu pubblicato per la prima volta nel 1891, ma, a mio modesto parere, avrebbe potuto essere pubblicato nel Cinquecento come nel 2000 ed avrebbe avuto lo stesso fascino. Perché? Perché racconta storie senza tempo, di cavalieri, uomini e donne con poteri magici, creature dei monti e dei boschi, patti col diavolo e chi più ne ha più ne metta. Il tutto ambientato in luoghi fiabeschi, nella Svezia ottocentesca, fra castelli, laghi e paesaggi incantati.

Questo libro raccoglie al suo interno molte leggende popolari tutte collegate fra loro, che ruotano attorno alla storia dei cavalieri di Ekebù ed all’epopea di Gosta Berling, il prete sconfessato divenuto cavaliere e definito, in modo assolutamente calzante, come “il più forte e il più debole fra gli uomini”. Egli ha un’anima ed un cuore buono, ma cede alle tentazioni con troppa facilità. Non c’è donna che lo incontri che non se ne innamori perdutamente ed egli è altrettanto pronto ad amare, ma il suo destino sembra essere quello di far soffrire ogni donna che gli si avvicini. Ma i personaggi di queste storie sono tanti, buoni e cattivi come in tutte le fiabe che si rispettino: ci sono cavalieri, dame belle e gentili, maggiori e maggioresse, orsi della montagna… un vasto parterre per una saga che non annoia, nonostante le oltre cinquecento pagine.

Una lettura tra il fiabesco e il fantastico che, a mio parere, merita attenzione. Consigliatissimo.

 

Opera recensita: “la saga di Gosta Berling” di Selma Lagerlof

Editore: Iperborea, 2007

Genere: narrativa scandinava, fiabesco

Ambientazione: Svezia

Pagine: 542

Prezzo: 19,00 €

Consigliato: sì.

 

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