domenica 2 luglio 2017

RECENSIONE: ROBERTO COSTANTINI - ALLE RADICI DEL MALE (TRILOGIA DEL MALE 02)


Sinossi:

Tripoli, anni Sessanta. Quella dell’irrequieto e ribelle Mike Balistreri è un’adolescenza tumultuosa come il ghibli che spazza il deserto. Sullo sfondo

di una Libia postcoloniale, preda degli interessi dell’Occidente per i suoi giacimenti petroliferi, gli anni giovanili di Mike sono segnati dalle morti

irrisolte della madre Italia e della piccola Nadia, da due amori impossibili, uno intessuto di purezza e uno intriso di desiderio e di rabbia, dal coinvolgimento

in un complotto contro Gheddafi, e da un patto di sangue che inciderà a fondo sia la pelle che l'anima a lui e ai suoi tre migliori amici. Roma, settembre

1982. Reduce dall’esito catastrofico del caso Sordi, il giovane commissario Balistreri di notte si stordisce con il sesso, l'alcol e il poker e di giorno

indaga svogliatamente sulla morte di Anita, una studentessa sudamericana assassinata subito dopo il suo arrivo nella Capitale. Per gratitudine verso chi

gli ha salvato la carriera, è anche costretto a vegliare sulla scapestrata Claudia Teodori, che agli albori della televisione commerciale sembra lanciata

verso una luminosa carriera di starlette. Ma Nadia, Anita e Claudia sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale Michele Balistreri sarà costretto

a calarsi nelle zone più buie del suo passato, quei giorni "di sabbia e di sangue" con cui non ha mai chiuso del tutto i conti, in un cammino lungo il

quale l’amore, l’amicizia, i sogni e gli ideali si scontrano con la ricerca di verità dolorose, nell’impossibilità costante di distinguere chi tradisce

da chi è tradito. Alla fine sarà una ragazza, incompresa e coraggiosa, a condurlo per mano fino alle radici del Male.

 

Commento:

Divorato in soli due giorni, il secondo libro della “trilogia del male” mi è piaciuto più del primo. Roberto Costantini ci porta in Libia, a Tripoli, all’inizio degli anni Sessanta, quando gli italiani contavano molto e godevano di molti privilegi. E il più importante fra gli italiani era proprio Salvatore Balistreri, ingegnere, affarista di successo, ben introdotto negli ambienti che contano a Roma e a Tripoli, nonché padre di Michele Balistreri, il commissario che abbiamo già conosciuto in “Tu sei il male”. Qui però Michele è adolescente, si chiama Mike ed ha tre amici, un altro siciliano e due libici, con i quali stringe un patto di sangue che durerà per molto, moltissimo tempo. E’ proprio da quel patto di sangue e sabbia che comincia questa storia complessa ed affascinante che ci porta dal lusso della Tripoli degli anni Sessanta alla guerra del Cairo, agli intrighi di potere fra Democrazia Cristiana, comunisti e banche, fino alla Roma degli anni Ottanta con Vaticano, Servizi segreti ed altre forze nascoste in gioco. E tutto passa per un omicidio avvenuto una domenica d’agosto a Tripoli, sotto la furia del Gybli, il vento che porta la sabbia del deserto e riduce la visibilità. Quest’omicidio sembra non interessare a nessuno, viene risolto frettolosamente, ma sarà proprio Michele Balistreri tredici anni dopo a risolverlo insieme ad altre strane morti.

Costantini ci regala un thriller estremamente armonico, con una struttura ed una trama solide, con personaggi ben delineati e con richiami storici pertinenti e perfettamente integrati nel testo. La storia d’Italia e di Libia costituiscono un elemento importante di questo libro, ancor più rispetto al primo volume della trilogia. In questo secondo volume conosciamo meglio Balistreri, il suo passato, la sua arroganza, le motivazioni che l’hanno portato a diventare il poliziotto che ritroviamo nel primo volume. E questo commissario, nonostante la sua arroganza, il suo senso di superiorità e spregiudicatezza, i suoi modi tutt’altro che diplomatici, ci piace, forse proprio perché non è perfetto, anzi sono tante le cose da nascondere nel suo turbolento passato. E’ una lettura che consiglio vivamente, perché si tratta di un thriller storico davvero bello ed avvincente. Ovviamente consiglio di leggere prima il primo volume, “tu sei il male” di cui vi ho già parlato a questo link: http://ilsimposiodeilettori.blogspot.com/2016/11/recensione-roberto-costantini-tu-sei-il.h

Beh, che altro dirvi se non… buona lettura?

Opera recensita: “Alle radici del male” di Roberto Costantini

Editore: Marsilio, 2012

Genere: thriller

Ambientazione: Libia-Egitto-Italia

Pagine: 702

Prezzo: 19,50 €

Consigliato: sì.

 

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