martedì 14 novembre 2017

RECENSIONE: STEPHEN KING - 22/11/63


Sinossi:

Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale.

Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà

il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle - e follemente possibile:

impedire l'assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist,

dove convivono un'anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l'amore della vita. Una vita che

sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.

 

Commento:

Chi di noi, di fronte ad un evento triste o sconvolgente, non ha detto o pensato frasi come “Ah, se potessi cambiare il passato”, “Ah, se potessi tornare indietro nel tempo” o “Ah, come vorrei cambiare il mondo”… Il giovane professore di inglese Jake Epping, un matrimonio con una moglie alcolista alle spalle ed un bel po’ di tempo a disposizione per il futuro, ha questa possibilità. Il suo amico Al Templeton, in fin di vita per un tumore ai polmoni, gli mostra un modo per viaggiare nel tempo e gli affida una missione: fermare Lee Harvey Oswald, l’uomo che il 22/11/63 sparò al presidente J. F. Kennedy a Dallas. Per farlo, però, Jake dovrà trascorrere alcuni anni nel passato e costruirsi una nuova vita, così incontrerà nuove persone, alcune delle quali, come Sadie, diventeranno molto importanti per lui. Ma il passato ritrova sempre se stesso e non vuole essere cambiato, perciò combatterà contro ogni cambiamento che Jake cercherà di operare. Ogni azione di Jake corrisponde ad una reazione in qualche parte del mondo, a qualche cambiamento che inesorabilmente gli si ritorcerà contro… perciò salvare Kennedy comporterà più di una rinuncia.

In questo lungo thriller in bilico tra passato e futuro, troviamo un King in splendida forma che ci conduce con guida esperta nel passato, mostrandoci che il cambiamento che tutti aneliamo potrebbe portare a conseguenze inattese e forse molto peggiori di ciò che abbiamo cambiato. E’ questo, infondo, il messaggio del libro, al di là di Kennedy e di Oswald. La storia in sé poggia sul falso presupposto che si possa tornare indietro nel tempo e cambiare ciò che non ci piace, quindi potrebbe risultare inverosimile. Ma se si superano le perplessità iniziali e si prende la storia per quello che è, una mera simulazione di un viaggio spazio-temporale, tutto risulterà più realistico e, ve l’assicuro, veramente godibile. Non si potrà, con l’andare della trama, non affezionarsi sempre di più a Jake ed ai tanti protagonisti di questa storia strampalata, ma assolutamente gradevole. E poi, diciamocelo: la maestria di King nel raccontare la quotidianità con precisione chirurgica vale da sola il prezzo del biglietto.

Lettura consigliata, a patto che, lo ripeto, si superi il pregiudizio verso una storia non reale, ma appena verosimile.

 

Opera recensita: “22/11/63” di Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer, 2011

Genere: thriller

Ambientazione: Stati Uniti

Pagine: 767

Prezzo: 23,90 €

Consigliato: sì.

 

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