sabato 16 febbraio 2019

RECENSIONE: JEFFERY DEAVER - IL RE DEI MORTI


Sinossi:
Un uomo viene ucciso in un vicolo di Manhattan e l'unico testimone è il figlio di otto anni. La vittima è un corriere con solide amicizie nelle gang di New York. Che cosa stava trasportando? Per chi lavorava? E soprattutto: possibile che al ritrovamento del cadavere il furgone fosse vuoto? Sono questi i primi interrogativi ai quali Amelia Sachs e Lincoln Rhyme devono rispondere. Ma quando si ritrovano davanti una scena del crimine con centinaia di reperti da analizzare, Rhyme capisce di dover attingere a tutta la sua sagacia per scovare, in mezzo a quel caos, gli indizi che lo condurranno all'assassino. Per Sachs, intanto, diventa essenziale proteggere il bambino da chi vuole farlo tacere per sempre. Come se la caveranno i due tra genitori affidatari, false testimonianze e piste ingannevoli? La posta in gioco è alta e il Re dei Morti aspetta solo di essere incoronato.

Commento:
Conosco l'abilità di Deaver con i racconti – nella sua raccolta "Spirali" ve ne sono di stupendi – perciò mi sento di affermare che questo qui non è tra i migliori… bah, per la verità mi chiedo se ci fosse davvero la necessità di inserirlo in una serie già collaudata e di successo come quella di Lincoln Rhyme. Poi, che il racconto sia comunque godibile e che faccia sempre piacere incontrare – sia pur per breve tempo – Lincoln, Amelia e gli altri non è in dubbio… però il racconto in sé l'ho trovato "inutile", semplicemente. E' incentrato sul traffico di armi e droga ed è in pratica una versione molto ridotta del classico thriller della serie di Rhyme. Carino, appena passabile, ma nulla di trascendentale.

Opera recensita: "Il re dei morti" di Jeffery Deaver
Editore: Rizzoli, 2016
Genere: thriller, racconto
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 106
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7,5.


Nessun commento:

Posta un commento