domenica 22 dicembre 2019

RECENSIONE: FERZAN OZPETEK - ROSSO ISTANBUL


Sinossi:
TUTTO COMINCIA UNA SERA, QUANDO UN REGISTA TURCO CHE VIVE A ROMA DECIDE DI PRENDERE UN AEREO PER ISTANBUL, DOV'È NATO E CRESCIUTO. L'IMPROVVISO RITORNO A CASA ACCENDE A UNO A UNO I RICORDI: DELLA MADRE, DONNA BELLISSIMA E MALINCONICA; DEL PADRE, MISTERIOSAMENTE SCOMPARSO E ALTRETTANTO MISTERIOSAMENTE RICOMPARSO DIECI ANNI DOPO; DELLA NONNA, RAFFINATA "PRINCIPESSA OTTOMANA"; DELLE "ZIE", AMICHE DELLA MADRE, ASSETATE DI VITA E DI PASSIONI; DELLA FEDELE DOMESTICA DIAMANTE. DEL PRIMO AQUILONE, DEL PRIMO FILM, DEI PRIMI BACI RUBATI. DEL PROFUMO DI TIGLI E DELLE ESTATI LANGUIDE, CHE NON FINISCONO MAI, SUL MAR DI MARMARA. E, OVVIAMENTE, DEL PRIMO AMORE, PROIBITO, STRUGGENTE E PERDUTO. MA ISTANBUL SA COGLIERE ANCORA UNA VOLTA IL PROTAGONISTA DI SORPRESA. E LO TRATTIENE, ANCHE SE LUI VORREBBE RIPARTIRE. PERCHÉ SE IL PASSATO, TALVOLTA, RITORNA, IL PRESENTE HA SPESSO IL DONO DI AFFERRARCI: BASTA UN INCONTRO, UNA TELEFONATA, UN GRAFFITO SU UN MURO. I PASSI DEL REGISTA SI INCROCIANO CON QUELLI DI UNA DONNA. SONO PARTITI INSIEME DA ROMA, SULLO STESSO AEREO, SEDUTI VICINI. NON SI CONOSCONO. NON ANCORA. LEI È IN VIAGGIO DI LAVORO E DI PIACERE, IN COMPAGNIA DEL MARITO E DI UNA COPPIA DI GIOVANI COLLEGHI. MA A ISTANBUL ACCADRÀ QUALCOSA CHE CAMBIERÀ PER SEMPRE LA SUA VITA. TRA CAFFÈ E HAMAM, AMORI IRRISOLTI E TRADIMENTI SVELATI, NOSTALGIA E VOLUTTÀ, I DESTINI DEL REGISTA E DELLA DONNA INESORABILMENTE SI SFIORANO E, ALLA FINE, CONVERGONO. QUESTO LIBRO È UNA DICHIARAZIONE D'AMORE A UNA CITTÀ, ISTANBUL.

Commento:
Era da tanto che volevo leggerlo e l'ho fatto in un pomeriggio. Libro breve, ma intenso, appena 110 pagine di ricordi, vita passata, presente e futura, pagine di vite che si incontrano, si sfiorano come la brezza calda del Mediterraneo, vite che oscillano, come su un traghetto che solca quel mare, tra la vita e la morte, tra la memoria, il rimpianto per ciò che non è stato e l'incertezza per quello che sarà. Inutile dire che mi è piaciuto molto, nonostante la trama possa essere un po' banale, ho amato il modo di raccontare i sentimenti dei protagonisti, toccati dall'autore con mano delicata ma pregnante... è un libro che, nonostante la sua brevità resta impresso, penso che in futuro andrò a riaprirlo per ripescare alcuni passi, alcune frasi che mi hanno colpito... Mentre si legge questo libro sembra, oserei dire, di sfogliare un album di fotografie, quelle in bianco e nero e quelle di un rosso vivido, il rosso del sangue della protesta, ma anche il rosso dell'amore, della rivoluzione, della ribellione ad una vita già scritta, già tracciata.

Opera recensita: "Rosso Istanbul" di Ferzan Ozpetek
Editore: Mondadori, 2014
Genere: autobiografico
Ambientazione: Roma-Turchia
Pagine: 351 pagine
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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