venerdì 25 giugno 2021

RECENSIONE: HARLAN COBEN - FUGA

            Sinossi:

L'hai persa. Tua figlia. Una ragazza sbandata e legata a un fidanzato che abusa di lei. Ma ti ha spiegato chiaramente che non vuole essere salvata. Tu non ti dai pace e quando, per caso, la vedi a Central Park, mentre suona una chitarra non credi ai tuoi occhi. Quella che hai davanti, però, non è la ragazza che hai cresciuto, quella che è sempre presente nei tuoi ricordi. È una donna che cammina sul filo del rasoio, malconcia, spaventata, decisamente nei guai. Non ti fermi a pensare. Corri da lei e le dici di tornare a casa. E lei fugge. Di nuovo. E tu fai quello che ogni genitore farebbe: la segui. Ed entri in un mondo di cui non sospettavi nemmeno l'esistenza. Qui nessuno è al sicuro, nell'ombra l'arma più comune è l'omicidio. Prima che tu riesca ad accorgertene tutta la tua vita è in pericolo. E per proteggere tua figlia dal male, prima dovrai affrontarlo tu stesso...

 

Commento:

Non avrebbe mai immaginato, il ricco, tranquillo, pacato, solido consulente ed analista finanziario Simon Greene, di ritrovarsi a prendere a pugni il ragazzo di sua figlia, a Central Park, a favore di telecamera. Non avrebbe mai immaginato di dover inseguire quella figlia di cui è sempre stato orgoglioso per le strade buie e fetide della droga, in un degrado senza fondo che avrebbe messo in pericolo lei, lui, la loro famiglia e quel fragile equilibrio costruito in tanti anni. Non avrebbe mai immaginato, Simon Greene, di doverla andare a cercare, quella figlia, rimestando nel torbido cocktail di debolezze, fragilità, avidità, depravazione, abuso… eppure, se vuole salvare lei, la sua famiglia e se stesso, deve farlo. Ad aiutarlo c'è Elena Ramirez, la miglior detective privata sulla piazza. Non l'ha assunta lui, ma un altro padre, in un'altra città, che come lui sta cercando suo figlio. Sarà Elena ad arrivare a Simon unendo i fili di un'intricata rete di misteri che scoperchierà un vaso di Pandora pieno di morte, sofferenza e perversione, nel fondo – o se vogliamo, al culmine – del quale c'è sempre la fame di potere e l'ego smisurato di qualcuno che non si fa scrupoli a sfruttare le fragilità altrui.

Fuga di Harlan Coben è un buon thriller che scorre discreto per 400 pagine, una narrazione lenta e metodica che ci conduce con andatura rassicurante per le anse fangose della miseria umana. Cosa ci sarà dopo la prossima curva?

Uno stand alone – sì, ne esistono ancora in questo mondo pullulante di serie – che si fa leggere gradevolmente, con colpi di scena nei punti giusti e una tensione sempre controllata e ben calibrata. Non certo il thriller dal page turning incalzante, ma di sicuro una buona lettura che, per chi vuole coglierli, dà anche velati spunti di riflessione.

 

Opera recensita: "Fuga" di Harlan Coben

Editore: Longanesi, 2021

Genere: thriller

Pagine: 400

Prezzo: 18,60 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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