lunedì 19 luglio 2021

RECENSIONE: ITALO CALVINO - SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE

Sinossi:

"L'impresa di cercare di scrivere romanzi 'apocrifi', cioè che immagino siano scritti da un autore che non sono io e che non esiste, l'ho portata fino in fondo nel mio libro 'Se una notte d'inverno un viaggiatore'. È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro ... Più che d'identificarmi con l'autore di ognuno dei dieci romanzi, ho cercato d'identificarmi col lettore: rappresentare il piacere della lettura d'un dato genere, più che il testo vero e proprio. Ma soprattutto ho cercato di dare evidenza al fatto che ogni libro nasce in presenza d'altri libri, in rapporto e confronto ad altri libri." (Italo Calvino)

 

Commento:

Ok, mettiamo subito le cose in chiaro: so di dire un'eresia, ma a me questo romanzo non è piaciuto, anzi, per la verità mi ha proprio indispettito.

Come afferma egli stesso, in queste pagine Calvino ha voluto incarnare il punto di vista del lettore che, accingendosi a leggere un certo romanzo, si accorge che la sua edizione è difettosa, incompleta. Si reca, perciò in libreria dove incontra la lettrice, Ludmilla, che ha lo stesso problema. I due incappano, da qui in avanti, in una serie di romanzi incompleti (dieci per l'esattezza) dei quali ricercano la genesi, nei quali ravvisano collegamenti. E nel frattempo, parallelamente, anche il loro rapporto cresce.

Ora, mi rendo conto che scrivere un metaromanzo come questo sia complessissimo, mi rendo conto che l'idea di Calvino fosse originale ed ingegnosa, non c'è dubbio… tuttavia questo libro non mi ha coinvolta, non mi ha emozionata, mi è parso nulla più che un mero esercizio di stile (ottimo stile, certo, ma per me lo stile in un libro non è tutto). Mi rendo conto, peraltro, che ciò che dico è paradossale perché Calvino voleva rappresentare proprio questo, la frustrazione del lettore che, dapprima indispettito e poi sempre più coinvolto dalla vicenda dei libri incompleti, continua la sua ricerca e scopre che i libri esistono in presenza di altri libri ed in raffronto con essi… E tuttavia, pur riconoscendone l'intento, non riesco proprio a farmi piacere questo romanzo. So che non dovrei bocciarlo ed anzi dovrei esortarvi a leggerlo per farvi un'idea vostra – tanto più che si tratta di un romanzo importante e molto dibattuto – ma, davvero, è più forte di me… proprio non mi è piaciuto e non lo consiglio. Poi ognuno leggerà ciò che più gli aggrada.

 

Opera recensita: "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino

Editore: Mondadori, prima ed. 1979

Genere: letteratura italiana

Pagine: 264

Prezzo: 14,00 €

Consigliato: no

Voto personale: 6 (ma solo perché è Calvino).

          

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