martedì 5 ottobre 2021

RECENSIONE: VIOLA ARDONE - OLIVA DENARO

Sinossi:

La colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza.
Dopo lo straordinario successo de Il treno dei bambini, Viola Ardone torna con un'intensa storia di formazione. Quella di una ragazza che vuole essere libera in un'epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.

«Io non lo so se sono favorevole al matrimonio. Per questo in strada vado sempre di corsa: il respiro dei maschi è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni».

È il 1960, Oliva Denaro ha quindici anni, abita in un paesino della Sicilia e fin da piccola sa – glielo ripete ossessivamente la madre – che «la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia». Le piace studiare e imparare parole difficili, correre «a scattafiato», copiare di nascosto su un quaderno i volti delle stelle del cinema (anche se i film non può andare a vederli, perché «fanno venire i grilli per la testa»), cercare le lumache con il padre, tirare pietre con la fionda a chi schernisce il suo amico Saro. Non le piace invece l’idea di avere «il marchese», perché da quel momento in poi queste cose non potrà più farle, e dovrà difendersi dai maschi per arrivare intatta al matrimonio. Quando il tacito sistema di oppressione femminile in cui vive la costringe ad accettare un abuso, Oliva si ribella e oppone il proprio diritto di scelta, pagando il prezzo di quel no. Viola Ardone sa trasformare magnificamente la Storia in storia raccontando le contraddizioni dell’amore, tra padri e figlie, tra madri e figlie, e l’ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa, soprattutto se è imposto con la forza. La sua scrittura scandaglia la violenza dei ruoli sociali, che riguarda tutti, uomini compresi. Se Oliva Denaro è un personaggio indimenticabile, quel suo padre silenzioso, che la lascia decidere, con tutto lo smarrimento che dover decidere implica per lei, è una delle figure maschili più toccanti della recente narrativa italiana.

 

Commento:

Avevo adorato Il treno dei bambini, il romanzo precedente della bravissima Viola Ardone, quindi, appena letto dell'uscita di un suo nuovo libro, mi è sembrato naturale bypassare le letture in attesa e precipitarmi a leggerlo… è stato come tornare a casa. Viola Ardone ha un modo sublime, tutto suo, di dar voce ai personaggi: ha una sensibilità tale che riesce a parlare con la loro voce, a condurci con mano sicura nel loro mondo, a farci vivere le loro storie, perché per quanto brutte, strazianti, ingiuste, abbiamo il dovere di conoscerle. Oliva Denaro ce la immaginiamo bene mentre corre a scattafiato per le vie del suo paesino nella Sicilia degli anni '60, con sulle spalle gli occhi di Amalia, sua madre, che la raggiungono dappertutto, con le sue regole inderogabili e scolpite nella pietra, le raccomandazioni che sanno di ammonimento e i proverbi che sembrano sentenze. Oliva ama suo padre e il suo silenzio, ma riesce a vedere se stessa solo con gli occhi di sua madre: sa di essere diversa da lei e dalle altre comari del paese, sa di avere molto di più in comune con Liliana, la sua compagna figlia di Calò il comunista, ma sa anche che in lei ci sono tutte le donne che ha incontrato e che incontrerà, le "maleforbici", le baronesse, le lottatrici e le perdute. Quando il suo essere schietta e il suo desiderare acerbo vengono colpevolmente presi per incoraggiamento a quel giovane abbiente e borioso che s'è incapricciato di lei, Oliva non sa che fare, come comportarsi… sa solo che non lo vuole. Ma a chi interessa la sua opinione? Non certo a lui, non a sua madre, non al paese… solo a suo padre interessa, a quell'uomo mite, paziente e silenzioso che ad un no sostituisce un "non lo preferisco". E sarà grazie a lui che Oliva imparerà quanto costa scegliere, quanta forza ci vuole per dire no, quanto coraggio serve per la libertà. Questo è un libro di una bellezza struggente: una storia viva, una scrittura essenziale e intima, una narrazione appassionata fanno di Oliva Denaro un romanzo memorabile, capace di descrivere la condizione femminile di ieri e di oggi in modo magistrale. E la Ardone si conferma una narratrice straordinaria, con una penna limpida e ricercata, ma insieme accorata e materna nei confronti dei suoi personaggi, delle storie che racconta con tanta cura e di noi lettori. Da leggere, sia che siate donne o uomini, ragazzi o adulti… perché troppo c'è ancora da fare, perché troppo poco è cambiato nella mente degli uomini e delle donne rispetto agli anni in cui è ambientato il romanzo… perché troppi no vengono ancora scambiati per sì.

 

Opera recensita: "Oliva Denaro" di Viola Ardone

Editore: Einaudi, 2021

Genere: narrativa italiana

Ambientazione: Sicilia, anni '60

Pagine: 312

Prezzo: 18,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9,5    .

      

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