sabato 19 febbraio 2022

RECENSIONE: PIERRE LEMAITRE - IL SERPENTE MAIUSCOLO

Sinossi:

Mathilde Perrin ha sessantatré anni, è vedova e abita con il suo dalmata in una villetta a Melun, non lontano da Parigi. Nessuno mai sospetterebbe che dietro quella donna elegante, curata e un po' sovrappeso si nasconda un sicario. Implacabile, precisa, addestrata fin dalla prima giovinezza, Mathilde non sbaglia un colpo e porta a termine a sangue freddo tutti i compiti che il comandante – suo superiore ai tempi della Resistenza – le affida. "Mathilde non ha mai sprecato una pallottola, solo lavori puliti e senza sbavature. Stasera è stata un'eccezione. Un capriccio. Avrebbe potuto colpire da più lontano, fare meno danni e sparare un proiettile solo, certo." Sì, perché in effetti da qualche tempo qualcosa non va. Mathilde si lascia un po' andare a certe crudeltà gratuite per "abbellire" le sue missioni. E inizia davvero a perdere la testa: dimentica di disfarsi dell'arma, sbaglia bersaglio, è convinta che il suo vicino di casa abbia decapitato il suo cane... L'ispettore Vassiliev intanto sta indagando sui suoi omicidi, ha "la testa piena di serpenti" e deve individuare al più presto il serpente maiuscolo, il misterioso assassino che colpisce con ferocia e senza una logica apparente.

In questo gustoso e cattivissimo gioco al massacro in puro stile Tarantino, Pierre Lemaitre dà il meglio di sé con il suo spirito caustico, brillante e impietoso. Scritto nel 1985 e inedito, Il serpente maiuscolo è il suo primo noir e, nelle sue intenzioni, l'ultimo che pubblicherà e con il quale desidera dare l'addio al genere.

 

Commento:

Il serpente maiuscolo è un noir ai limiti dello splatter, ha molto di inverosimile, eppure riesce a tenere il lettore attaccato alle pagine e si legge con una certa curiosità. Sarà, probabilmente, la bravura di Lemaitre che già da quel lontano 1985 – data in cui è scritto ed ambientato questo suo primo noir – si manifestava prepotentemente, salvo poi essere affinata e molto migliorata nei lavori successivi. Sarà che il sangue, in qualche modo, attrae; sarà che questa signora un po' goffa e sovrappeso tutto sembrerebbe tranne che un sicario al servizio di una misteriosa organizzazione internazionale… sta di fatto che questo libro si legge ed anche velocemente… certo, chi si accinga alla lettura, dovrà essere preparato a quel che troverà… una serie di omicidi parecchio raccapriccianti ed apparentemente senza soluzione di continuità, un bel po' di sangue versato apparentemente senza un motivo che non sia il puro gusto di farlo… magari mascherato da missione supersegreta… Beh, questo primo Lemaitre piacerà certamente ai fan di Tarantino, ma gli altri potrebbero trovarlo eccessivo. Per quanto mi riguarda, sono riuscita a trovare un lato sociale interessante anche là dove – forse – neanche l'autore l'aveva trovato, ma tant'è… nei libri ognuno trova quel che vuole trovare.

 

Opera recensita: "Il serpente maiuscolo" di Pierre Lemaitre

Editore: Mondadori, 2022

Traduttore: Elena Cappellini

Genere: noir

Ambientazione: Francia

Pagine: 252

Prezzo: 20,00 €

Consigliato: sì/no

Voto personale: 7.

      

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