martedì 25 luglio 2017

RECENSIONE: AGATHA CHRISTIE - DIECI PICCOLI INDIANI


Sinossi:

Dieci persone estranee l?una all?altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite.

Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l?invito. E ora sono lì su quell?isola che sorge dal mare simile a una

gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata

e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l?inizio

di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? «Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.» E come

finisce? «Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s?impiccò, e nessuno ne restò.» Agata Christie, che si è cimentata più volte con il

giallo in ambiente chiuso ? il battello sul Nilo, il favoloso Orient-Express, la villa in Cornovaglia ? con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha

sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell?impossibile possibile.

 

Commento:

Breve, intenso, inquietante, “Dieci piccoli indiani” è uno dei gialli più celebri di Agatha Christie.

E’ ambientato su un’isoletta del Devon, Nigger Island, che sembra essere stata acquistata da un misterioso e facoltoso personaggio. E’ proprio lui, o la sua signora, ad invitare sull’isola dieci persone che più diverse non si potrebbe, chi per lavoro, chi per vacanza. Tutti e dieci, sebbene non siano certi di conoscere i padroni di casa, e sebbene non conoscano gli altri invitati, accettano. Così si ritrovano intrappolati in un piano ingegnoso e diabolico architettato da un regista invisibile che vuole fare giustizia là dove la giustizia normalmente non arriva. I dieci ospiti di Nigger Island, infatti, sono dieci assassini impuniti. Ma ci penserà lui, questo giustiziere senza volto, a procurar loro la sorte (o la morte) che meritano. Ma chi è il regista? Chi è l’assassino? Chi fa sparire le statue dei negretti dalla tavola? Sarà forse uno dei dieci?

Un giallo classico accattivante che si legge d’un fiato, una lettura adatta anche a chi non ha voglia di trame intricate e contorte. Se per caso non avete mai letto nulla della Christie, credo che questo sia il libro giusto per cominciare perché non è legato a nessuno degli investigatori storici: qui non ci sono Poirot o Miss Murple per intenderci. Ancora una volta Agatha Christie non delude e non è difficile capire perché sia considerata la regina del giallo.

 

Opera recensita: “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie

Editore: Mondadori, prima ed. 1939

Genere: giallo classico

Ambientazione: Nigger Island, Devon, Inghilterra

Pagine: 182

Prezzo: 11,00 €

Consigliato: sì.

 

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