Sinossi:
Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo
sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile
spagnola, nel
racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il
mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira,
redatta con la logica
stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti
e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene
Pereira? Questo non
è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile
della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del
pomeriggio) affascina il lettore per
le sue contraddizioni e per il suo modo di "non"
essere un eroe.
Commento:
Lisbona, estate 1938. La città portoghese non è oppressa
solo dall’afa e dal caldo, ma anche da un clima di crescente instabilità
politica: gli echi della guerra civile spagnola, del fascismo italiano, delle
proteste e delle ribellioni intaccano la tranquilla quotidianità dei portoghesi
e la libertà della stampa. E’ con questo clima di incertezza e di sospetto che
si scontra Pereira, il protagonista di questa storia. Egli è un giornalista vedovo,
cardiopatico, abitudinario ed amante degli scrittori francesi dell’Ottocento;
cura la pagina culturale del Lisboa, un modesto giornale del pomeriggio e
proprio in relazione al suo lavoro viene a contatto con Francesco Monteiro
Rossi, un giovane che lo indurrà a mettersi nei guai e gli cambierà la vita.
Pereira è proiettato nel passato, vive per e nei suoi ricordi, non riesce ad
entrare a pieno nel presente, perciò stenta a comprendere ciò che gli accade
intorno, non mette a fuoco le conseguenze delle sue azioni, non ha chiari i
cambiamenti del mondo che lo circonda, finché questi non si abbattono su di lui
costringendolo a fare i conti con la realtà e, finalmente, ad agire per
salvarsi.
“Sostiene Pereira” è la testimonianza precisa e puntuale
resa posteriori dal giornalista, attraverso la quale viviamo l’incertezza che
precede un conflitto, l’ansia e il sospetto crescente, la necessità di agire e
di scegliere. Con questo libro, scritto in modo chiaro ed accessibile a tutti,
Tabucchi ci pone davanti all’importanza di fare scelte consapevoli e di
sviluppare una coscienza critica. Ciò che più sottolinea l’atmosfera del
romanzo, tranquilla ma sospettosa, è proprio la prosa di Tabucchi: il racconto
scorre liscio, ma quando stiamo per abituarci alla narrazione, quando stiamo
per accettare come oro colato ciò che Pereira ci dice, l’autore inserisce un “sostiene”
che insinua il dubbio e non ci permette di abbassare la guardia. Un espediente
stilistico, questo, estremamente azzeccato. Ho apprezzato questo romanzo breve,
perciò lo consiglio: è uno di quei libri che si leggono in poco tempo, ma che
forniscono spunti per riflettere a lungo.
Opera recensita: “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi
Editore: Feltrinelli, prima ed. 1994
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Portogallo, estate 1938
Pagine: 207
Prezzo: 9,00 €
Consigliato: sì.
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