venerdì 2 agosto 2019

RECENSIONE: ALEX NORTH - L'UOMO DEI SUSSURRI


Sinossi:
Ancora distrutto dalla drammatica perdita di sua moglie, Tom Kennedy decide di trasferirsi con il figlio Jake nella tranquilla cittadina di Featherbank e ricominciare da capo. Non sa ancora che un fatto terribile ha appena sconvolto la comunità. Un ragazzino di sei anni è svanito nel nulla e nonostante il vecchio detective Pete Willis non abbia perso tempo con le ricerche, il piccolo non si trova. Come venti anni prima, si riaffaccia l’incubo dell’Uomo dei Sussurri, il serial killer responsabile della scomparsa di cinque bambini. Frank Carter, questo il suo vero nome, era solito attirare le vittime sussurrando alle loro finestre, di notte. E mentre le ricerche del bambino continuano senza tregua, il piccolo Jake inizia a comportarsi in modo strano: si isola dai compagni di classe per passare sempre più tempo con la sua misteriosa amica immaginaria e soprattutto dice di sentire una voce che sussurra il suo nome nel buio.
Con echi che ricordano il miglior Stephen King, Alex North costruisce magistralmente un thriller inquietante e dal ritmo serrato, con al centro un rapporto padre-figlio che resterà a lungo nella mente dei lettori.

Commento:
Claustrofobico, inquietante, questo thriller ambientato in una tranquilla cittadina inglese ci riporta prepotentemente alle cupe e minacciose dei romanzi di Stephen King. Qui, però, l'horror e il paranormale c'entrano meno di quanto si possa pensare: tutto, in queste pagine, è costruito per sembrare drammaticamente realistico, anzi… reale.
Tom e Jake sono padre e figlio; sono alle prese con un trasloco, un cambiamento radicale che parte da città, casa e scuola per coinvolgere la loro intera vita: circa un anno fa, infatti, Rebecca, la meravigliosa madre di Jake e moglie di Tom, è morta e i due superstiti devono fare in modo di capirsi e trovare il giusto equilibrio. Ma quando il dolore è così forte e predominano le insicurezze da entrambi i lati, parlarsi può rivelarsi più difficile di quanto sembra e nonostante gli sforzi per incontrarsi a metà strada, può capitare di mancarsi finché, per un motivo o per l'altro,  un dialogo diventa tecnicamente impossibile.
Per porre fine a questa empasse, Tom Kennedy decide di cambiare ambiente con il figlio ed all'inizio le cose sembrano andare bene… se non fosse per quella casa, peraltro scelta proprio dal piccolo, che gli dà da pensare e sembra aver aggravato le tensioni fra lui e il figlio. Nel frattempo in città i detective Pete Willis e Amanda Beck stanno indagando sul rapimento di un bambino avvenuto due mesi prima: il guaio è che questo caso ricorda troppo da vicino gli orrori che sconvolsero la cittadina vent'anni prima e che molti non hanno scordato. Meno di tutti li ha scordati Pete Willis che da allora convive con l'incubo. Purtroppo l'uomo non sa che il male sta per avvicinarglisi molto più del dovuto.
Un thriller serrato, adrenalinico e molto coinvolgente. L'azione si sviluppa su due piani distinti: quello delle indagini, freddo, tormentato, urgente, e quello del rapporto tra genitore e figlio, tenero, fatto di silenzi troppo lunghi, di barriere difficili da superare, ma anche di voglia di riprovarci sempre e della consapevolezza che, qualunque cosa succeda, il bene reciproco resterà. E' difficile dirlo di un thriller, ma ho trovato qui qualcosa che in molti altri ottimi libri del genere manca: una grande, forte empatia, un bisogno d'amore e di accettazione; Alex North ha saputo esprimere magistralmente l'insicurezza e la, la paura di non valere abbastanza e la voglia di essere apprezzati per ciò che si è. Certo, c'è qualche piccola pecca soprattutto nella caratterizzazione delle motivazioni del killer, ma penso che in un romanzo di esordio così complesso e ben congegnato si possa tranquillamente soprassedere. Davvero un buon thriller, comunque. Consigliato.

Opera recensita: "L'uomo dei sussurri" di Alex North
Editore: Mondadori, 2019
Genere: thriller
Ambientazione: Featherbank, Inghilterra
Pagine: 360
Prezzo: 20,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.


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