sabato 28 gennaio 2023

RECENSIONE: STEFANO VICARIO - IL RE DEGLI STRACCI

 Sinossi:

L'avvocato Andrea Massimi condivide con il fratello maggiore Giorgio lo studio legale ereditato dal padre. Tanto Andrea è infedele, vanesio, imprevedibile, quanto Giorgio è un uomo tutto d'un pezzo, rispettabile e dalla moralità granitica. Una sera Andrea viene travolto da una tragedia indicibile: la moglie e la figlia vengono uccise nella loro casa mentre lui si trova con l'amante. Andrea, disperato e perseguitato dai sensi di colpa, rifiuta il suo mondo agiato per vivere da barbone insieme a un gruppo di senzatetto in un vagone abbandonato alla Stazione Termini di Roma. In quell'esistenza tra gli ultimi, Andrea trova una sorta di pace, fino a quando non riconosce al polso di una trans un braccialetto che aveva regalato alla moglie e decide di far luce su quella notte che aveva cercato di dimenticare. L'indagine di Andrea - aiutato dagli amici clochard e da Anna, un sostituto procuratore che conquista la sua fiducia, mentre il fratello si vergogna ancora di lui - è un viaggio pieno di sorprese tra poliziotti corrotti e personaggi di insospettabile umanità, sullo sfondo di una città che forse non osiamo immaginare. Una storia di tradimento e riscatto, una Roma noir in cui indagano un clochard senza passato e un magistrato fuori dagli schemi.


Commento:

Il giallo d'esordio del noto regista Stefano Vicario è un libro strano. La trama, se spogliata di tutti i dettagli e portata alla struttura, non è originalissima, anzi: difetta un po' di plausibilità in alcuni punti e di certo non mancano stereotipi e luoghi comuni. Però… c'è qualcosa, in questa storia, che cattura ed appassiona il lettore al punto che questo giallo non si fa centellinare: o lo si abbandona dopo poche pagine o lo si divora, come ho fatto io. Sarà lo stile dell'autore, equilibrato, sobrio ma decisamente non impersonale e capace di creare il giusto patos senza iperboli; sarà la pietas verso gli ultimi e verso chi ha sbagliato, ha pagato e merita un'altra possibilità; sarà la rabbia che suscita la corruzione, a tutti i livelli, ma specialmente quando è coinvolto chi dovrebbe tutelare la sicurezza dei cittadini; sarà il senso di giustizia davanti ad un orsetto di peluche abbandonato in una bella casa vuota, che urla di fare chiarezza… O forse sarà Roma, affascinante e magnetica anche fra i caseggiati popolari della Laurentina, fra l'umanità delle notti di via del Mandrione o fra i vagoni derelitti di una stazione che abbiamo visto tutti ma che in fondo in pochi conoscono davvero. Fatto sta che, pur con tutte le sue pecche, questo giallo mi è piaciuto e mi ha coinvolto, quindi non posso che consigliarvelo.


Opera recensita: "Il re degli stracci" di Stefano Vicario

Editore: La nave di Teseo, 2021

Genere: giallo

Ambientazione: Roma

Pagine: 224

Prezzo: 17,00 €

        Consigliato: sì

Voto personale: 8.


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