sabato 14 maggio 2016

RECENSIONE: HERMANN HESSE - SIDDHARTA


Sinossi:

Chi è Siddhartha? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità,

dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che

va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il

perfetto sorriso di Siddhartha, che ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso

di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l’aveva visto centinaia di volte con venerazione».

 

 

Questo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1922, ma credo di non sbagliare nel definirlo un libro senza tempo.

In questo capolavoro Hermann Hesse narra, con chiarezza, semplicità e poesia, la vita di Siddharta, il giovane figlio di un bramino che, guidato dalla sua infinita sete di conoscenza, lascia la casa del padre per unirsi agli asceti Samana. Un bel giorno Siddharta accompagna l’amico fidato Govinda a sentire la spiegazione della dottrina del Buddha Gotama direttamente dalla calma e gentile voce del Maestro. Govinda decide di unirsi ai monaci adepti del Sublime, mentre Siddharta prosegue il suo cammino, il suo pellegrinaggio alla ricerca della libertà. Questo cammino lo conduce tra le braccia di Kamala, gli dona infinite ricchezze ed un indicibile tedio, finchè un giorno Siddharta non torna nel bosco da cui era partito, alla ricerca di se stesso e della sua anima.

Questo è un romanzo breve, ma intensissimo: si legge in un pomeriggio, ma se accompagnato dalla giusta riflessione, può lasciare insegnamenti validi per la vita. Ed il sapiente Hesse ci racconta questa storia da osservatore esterno, quasi come se stesse raccontando una fiaba, una leggenda tramandata da generazioni eppure presente e viva davanti ai suoi occhi. Scrive con il rispetto ed il distacco reverenziale con cui si parla dei grandi uomini, degli illuminati, dei “Perfetti”.

Se non l’avete ancora fatto, investite tre ore del vostro tempo per leggere questo capolavoro che obbliga alla riflessione… non ve ne pentirete.

 

Opera recensita: “Siddharta” di Hermann Hesse

Editore: Adelphi (1922 prima ed.)

Genere: letteratura tedesca

Pagine: 180

Consigliato: sì

 

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