martedì 10 maggio 2016

RECENSIONE: VALENTINA D'URBANO - IL RUMORE DEI TUOI PASSI


Sinossi:

IN UN LUOGO FATTO DI POLVERE, DOVE OGNI COSA HA UN SOPRANNOME, DOVE IL QUARTIERE IN CUI SONO NATI E CRESCIUTI è CHIAMATO "LA FORTEZZA", BEATRICE E ALFREDO SONO PER TUTTI "I GEMELLI". I DUE PERò NON HANNO IN COMUNE IL SANGUE, MA QUALCOSA DI PIù PROFONDO. A LEGARLI è UN'AMICIZIA RUVIDA COME L'INTONACO SBRECCIATO DEI PALAZZI IN CUI ABITANO, NATA QUANDO ERANO BAMBINI E SOPRAVVISSUTA A TUTTO CIò CHE DI OSCURO LA VITA PUò REGALARE. UN'AMICIZIA CHE CRESCE CON LORO FINO A DIVENTARE UN AMORE SELVAGGIO, GRAFFIANTE COME VETRO SPEZZATO, DELICATO E LUMINOSO COME UN GIRASOLE. UN AMORE NATO NONOSTANTE TUTTO E TUTTI, NONOSTANTE LORO STESSI PER PRIMI. MA ALLE SOGLIE DEI VENT'ANNI, LA VOCE DI BEATRICE è STANCA E STROZZATA. E IL CUORE FRAGILE DI ALFREDO HA PERSO I SUOI COLORI. PERCHé TUTTO STA PER CAMBIARE

 
Oggi vi parlo di uno dei miei libri preferiti, “Il rumore dei tuoi passi” della giovane scrittrice romana Valentina D’urbano.
E’ la storia di Beatrice e Alfredo, due ventenni che vivono la loro vita, la loro amicizia, il loro amore in una realtà dura, difficile, quella del quartiere Fortezza, tra case popolari, degrado, polvere e fame.
Ed è proprio qui che nascono e crescono Bea e Alfredo. Loro che tutti chiamano i “gemelli”, non gemelli di sangue, ma di vita: camminano allo stesso modo, fanno gli stessi gesti, la stessa mimica facciale, mangiano, ridono, litigano allo stesso modo, si fanno del male nella stessa misura, dormono alla stessa posizione, ma questo lo sanno solo loro.
“il rumore dei tuoi passi è un romanzo bello, denso e scioccante: bello in modo graffiante, tagliente, come può essere bello un amore estremo e disperato, capace di nascere e sopravvivere anche dove non cresce nient’altro; denso di sensazioni contrastanti, il disagio, la paura, l’amicizia, l’odio, l’amore; scioccante perché non ti lascia scampo, ti cattura sin dalla prima pagina, con un’inizio decisamente ad effetto, e ti porta dove vuole, dove tu non vorresti andare. Valentina D’urbano, con la sua scrittura sapientemente ruvida, disillusa, con lo stile diretto ed insieme distaccato, ci costringe a vedere ciò che proprio non vorremmo vedere, ciò che sappiamo esistere a due passi da noi, ma da cui troppo spesso distogliamo lo sguardo.
La Fortezza sembra un posto surreale, uno di quei quartieri dimenticati da Dio che vediamo solo in certi film o documentari sulla povertà del cosiddetto Terzo mondo… ma no, se guardiamo bene scopriremo che la Fortezza non è poi così lontana, è qui, nella nostra bella Italia.
Questo libro l’ho letto più di un anno fa, ma mi è rimasto impresso per vari motivi: innanzitutto perchè mi ha fatto piangere. E voi direte “ok, non lo leggo, non voglio piangere”… invece no, dovreste proprio leggerlo perché parla di cose reali, vere, assurde ma (purtroppo) esistenti, vicine, a due passi da noi. E poi mi è rimasto impresso perché l’ho iniziato alle 11:00 di una mattina di gennaio e l’ho terminato alle due della stessa notte: le parole bruciavano come gli occhi, ma proprio non riuscivo a smettere! Un grazie ed un “bravissima” a Valentina D’urbano! Leggetelo e non ve ne pentirete!

 
Opera recensita: “il rumore dei tuoi passi” di Valentina D’urbano
Editore: Longanesi (La Gaja Scienza) 2012
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: quartiere fortezza
Pagine: 320
Consigliato: sì
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