martedì 4 aprile 2017

RECENSIONE: ALESSANDRO BARICCO - OMERO, ILIADE


Sinossi:

Questo volume nasce da un grande progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale (progetto che si compirà nel settembre 2004).

Alessandro Baricco (forte della consulenza della traduttrice Maria Grazia Ciani) smonta e rimonta l’Iliade creando 24 monologhi + 1, corrispondenti ad

altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che ci racconta, in chiusura, l’assedio e la caduta di Troia.

In questa operazione di rilettura, Baricco "rinuncia" agli dei – notoriamente protagonisti, al pari degli umani, delle vicende legate alla guerra di Troia

– e punta esclusivamente sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della città assediata.

Tema nodale di questa sequenza di monologhi è naturalmente la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna.

Per realizzare questa operazione, teatrale e letteraria insieme, Baricco ha attinto anche all’Odissea e a quelle Iliadi apocrife che dall’antichità sono

"circolate" insieme al testo omerico.

Ne risulta un "concertato" di voci che – pur nella fedeltà all’originale – rinnova e smuove la percezione delle vicende così come la tradizione scolastica

ce le ha passate.

Come accade sempre con Alessandro Baricco quando s’avvicina a un testo, per penetrarlo o semplicemente per farcene intendere le risonanze interne, anche

qui – o qui in modo più deciso e forte che altrove – avvertiamo un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza (anche morale e civile).

Sapore confermato da un breve "saggio sulla guerra" che chiude il volume.

 

Commento:

Sin dai tempi della scuola media e poi del liceo ho sempre amato l’epica e l’Iliade è sempre stato il poema che, più degli altri, mi affascinava. Oggi, dopo aver terminato la lettura di questo libro scritto da Alessandro Baricco, ritrovo vivo e forte questo fascino: è il fascino delle gesta eroiche, è il fascino della mitologia e dell’influenza delle divinità sul destino degli uomini… ma come dice Baricco alla fine del libro, è soprattutto, innegabilmente, l’eterno fascino della guerra.

E voi direte:”che bisogno aveva Baricco di riscrivere l’Iliade? C’era già quella di Omero!”. E no, perché Baricco affronta il testo con un approccio anomalo: egli fa un esperimento particolare e, a mio avviso, molto ben riuscito. Riscrive l’Iliade, adattando il testo per una lettura pubblica e quindi per il teatro, raccontando l’epopea della guerra tra Achei e Troiani dal punto di vista dei personaggi, di coloro che questa guerra l’hanno combattuta. Vengono fuori dei monologhi che ci raccontano una storia fedele all’originale, eppure rinnovata e riportata alla vita. Baricco, inoltre, elimina totalmente le parti di testo relative agli Dei, pure indirettamente presenti a loro modo, così da creare un’opera più umana e realistica.

Credo che questo sia un ottimo modo, originale ed accattivante, di approcciarsi ai classici e, magari, anche di farli rivivere rendendoli più accessibili ai non addetti ai lavori. In definitiva, un libro che ho letto in un pomeriggio e che ho apprezzato molto, quindi lo consiglio!

 

Opera recensita: “Omero, Iliade” di Alessandro Baricco

Editore: Feltrinelli, 2004

Genere: epica-teatro

Ambientazione: Troia, guerra contro gli Achei

Pagine: 163

Prezzo: 13,00 €

Consigliato: sì.

 

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