Sinossi:
Questo volume nasce da un grande progetto di rilettura del
poema omerico destinato alla scena teatrale (progetto che si compirà nel
settembre 2004).
Alessandro Baricco (forte della consulenza della traduttrice
Maria Grazia Ciani) smonta e rimonta l’Iliade creando 24 monologhi + 1,
corrispondenti ad
altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo
che ci racconta, in chiusura, l’assedio e la caduta di Troia.
In questa operazione di rilettura, Baricco
"rinuncia" agli dei – notoriamente protagonisti, al pari degli umani,
delle vicende legate alla guerra di Troia
– e punta esclusivamente sulle figure che si muovono sulla
terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della città
assediata.
Tema nodale di questa sequenza di monologhi è naturalmente
la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna.
Per realizzare questa operazione, teatrale e letteraria
insieme, Baricco ha attinto anche all’Odissea e a quelle Iliadi apocrife che
dall’antichità sono
"circolate" insieme al testo omerico.
Ne risulta un "concertato" di voci che – pur nella
fedeltà all’originale – rinnova e smuove la percezione delle vicende così come
la tradizione scolastica
ce le ha passate.
Come accade sempre con Alessandro Baricco quando s’avvicina
a un testo, per penetrarlo o semplicemente per farcene intendere le risonanze
interne, anche
qui – o qui in modo più deciso e forte che altrove – avvertiamo
un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza (anche morale e
civile).
Sapore confermato da un breve "saggio sulla
guerra" che chiude il volume.
Commento:
Sin dai tempi della scuola media e poi del liceo ho sempre
amato l’epica e l’Iliade è sempre stato il poema che, più degli altri, mi
affascinava. Oggi, dopo aver terminato la lettura di questo
libro scritto da Alessandro Baricco, ritrovo vivo e forte questo fascino: è il
fascino delle gesta eroiche, è il fascino della mitologia e dell’influenza
delle divinità sul destino degli uomini… ma come dice Baricco alla fine del
libro, è soprattutto, innegabilmente, l’eterno fascino della guerra.
E voi direte:”che bisogno aveva Baricco di riscrivere l’Iliade?
C’era già quella di Omero!”. E no, perché Baricco affronta il testo con un
approccio anomalo: egli fa un esperimento particolare e, a mio avviso, molto
ben riuscito. Riscrive l’Iliade, adattando il testo per una lettura pubblica e
quindi per il teatro, raccontando l’epopea della guerra tra Achei e Troiani dal
punto di vista dei personaggi, di coloro che questa guerra l’hanno combattuta.
Vengono fuori dei monologhi che ci raccontano una storia fedele all’originale,
eppure rinnovata e riportata alla vita. Baricco, inoltre, elimina totalmente le
parti di testo relative agli Dei, pure indirettamente presenti a loro modo,
così da creare un’opera più umana e realistica.
Credo che questo sia un ottimo modo, originale ed
accattivante, di approcciarsi ai classici e, magari, anche di farli rivivere
rendendoli più accessibili ai non addetti ai lavori. In definitiva, un libro
che ho letto in un pomeriggio e che ho apprezzato molto, quindi lo consiglio!
Opera recensita: “Omero, Iliade” di Alessandro Baricco
Editore: Feltrinelli, 2004
Genere: epica-teatro
Ambientazione: Troia, guerra contro gli Achei
Pagine: 163
Prezzo: 13,00 €
Consigliato: sì.
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