sabato 22 luglio 2017

RECENSIONE: WULF DORN - INCUBO


Sinossi:

Simon è un ragazzo difficile, rinchiuso da sempre nel suo mondo. La sua vita precipita in un incubo dopo la morte dei genitori in un terribile incidente

d'auto, dal quale Simon esce miracolosamente illeso ma, da allora, soffre di fobie, allucinazioni, sogni che lo tormentano ogni notte. Costretto a trasferirsi

dalla zia Tilia dopo un periodo di riabilitazione in ospedale, passa le sue giornate esplorando la campagna sulla bicicletta del fratello Michael. Nella

zona sembra aggirarsi un mostro: una ragazza è scomparsa, e una notte si perdono le tracce anche di Melina, la fidanzata di Michael, il quale diventa l'indiziato

principale. Insieme a Caro, una ragazza solitaria che ha conosciuto nella sua nuova scuola, Simon affronta le proprie paure più nascoste e va a caccia

del lupo che miete le sue vittime nel bosco di Fahlenberg. Ma niente è come sembra. Oscuro, inquietante, avvolgente, Incubo è il nuovo psicothriller di

Wulf Dorn.

 

Commento:

Se, come me, amate i thriller psicologici non potete non conoscere Wulf Dorn, lo scrittore tedesco che esordì con “La psichiatra” e da allora non ha più smesso di analizzare le paure che si nascondono nella mente umana. L’analisi di queste paure, che Dorn ci regala in forma di thriller accattivanti ed inquietanti, è l’oggetto anche di questo libro, “incubo”, ambientato a Falhemberg, cittadina in cui si svolgono molti dei thriller di Dorn. La Walth Klinik, la clinica psichiatrica che troviamo spesso, qui è solo sullo sfondo, ma c’è, come c’è anche il dottor Jan Forstner che abbiamo conosciuto già in altri romanzi di quest’autore. Il vero protagonista, però, è Simon Strote, un sedicenne sopravvissuto ad un pauroso incidente d’auto nel quale sono morti i genitori. A seguito dell’incidente Simon viene ricoverato alla Walth Klinik per disturbi traumatici, difficoltà ad accettare l’accaduto ed incubi ricorrenti che lo perseguitano anche quando, mesi dopo, esce dalla clinica. Simon è praticamente solo, non ha più una casa, ha perso i genitori… gli sono rimasti solo una zia, il fratello Michael e Caro, una ragazzina che conosce appena arrivato a casa della zia. Sono queste le basi da cui Dorn si muove per architettare un thriller di prim’ordine nel quale le paure, la difficoltà di accettare il cambiamento, il terrore della solitudine sono gli elementi fondamentali. E ancora una volta Dorn ci ricorda che la realtà non è mai come sembra…

Consiglio questo libro agli amanti del mistero della psiche umana, a chi è disposto a provare qualche brivido per inseguire una storia e provare, magari, a scoprire un colpevole prima dell’autore. Anche se con Dorn non è esattamente una passeggiata. I suoi libri trasudano un senso di angoscia, di ineluttabilità, di sgomento sin dalla prima riga, ma probabilmente è proprio questo che affascina e cattura.

 

Opera recensita: “Incubo” di Wulf Dorn

Editore: Corbaccio, 2016

Genere: thriller psicologico

Ambientazione: Falhemberg, Germania

Pagine: 361

Prezzo: 16,90 €

Consigliato: sì.

 

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