Sinossi:
1944. Mancano poche settimane al D-Day. Per sviare
l'attenzione dei tedeschi dalle coste della Normandia, dove avverrà lo sbarco,
gli Alleati hanno radunato
una finta armata nella regione dell'East Anglia. Il
depistaggio sembra funzionare, ma un agente tedesco scopre la messinscena.
Senza che il Sservizio segreto
britannico si sia mai accorto della sua pericolosa presenza,
sono ormai parecchi anni che vive a Londra in incognito. Il suo nome in codice
è l'Ago ed
è stato scelto personalmente dal Fürher.
Commento:
Cosa non può fare un bravo scrittore… Anche portarti dove
non avresti mai pensato di andare. Io non avrei mai pensato, ad esempio, di
poter parteggiare per una spia tedesca al servizio di Hitler, eppure… “La cruna
dell’ago” è il primo libro che leggo di Follett e l’ho trovato davvero molto
interessante: non è facile, infatti, creare una spy story che sembri realistica
partendo da un fatto realmente accaduto e circostanziato come la preparazione
dello sbarco in Normandia durante la seconda guerra mondiale.
E’ questo, infatti, il punto di partenza e di arrivo di
questo thriller storico dall’alto potenziale adrenalinico. Durante la guerra,
oltre all’attività al fronte, molti importanti risultati vengono raggiunti, si
sa, dai servizi di Intelligence, come li chiamiamo oggi. Durante la prima e la
seconda guerra mondiale gli uomini che si occupavano di questa rete di comunicazioni
erano definiti semplicemente spie; c’era così lo spionaggio ed il
controspionaggio, in una fitta rete di persone, contatti, messaggi cifrati e
uomini costretti a fare il doppiogioco per sopravvivere. Molte spie dilettanti
venivano catturate e costrette a trasmettere messaggi sbagliati ai loro “datori
di lavoro” per avere salva la vita. Ma ciò non accadeva con le spie di
professione, ben più addentrate nel sistema e molto più pericolose e difficili
da stanare. Il migliore delle spie di professione fra le fila dei tedeschi era
Faber, Dienabel, “Stiletto”. Faber è una spia tedesca professionista,
infiltrata in Inghilterra sotto varie coperture già da anni. Quando l’Intelligence
britannica si accorge della sua presenza e si mette in moto per stanarlo, lui
ha un vantaggio di anni di esperienza, preparazione, intelligenza, nervi saldi…
ma anche le spie, infondo, molto infondo, sono persone. E proprio quando un’importante
scoperta gli permetterebbe di salvare il suo Paese dalla débagle, proprio nell’ultimo,
estremo tentativo di difendere la sua patria, sarà un’unica esitazione a
minacciare il suo lavoro e la sua vita… un’esitazione bellissima, nascosta
sotto informi abiti da pescatore, ma con folti riccioli e un corpo flessuoso e
pronto ad offrirsi.
Un libro che parte un po’ in sordina, quasi “in incognito”,
portandoci nelle vite e nel passato dei protagonisti, per poi tessere senza più
requie la ragnatela che ci intrappolerà nelle pagine. Un’ottimo thriller storico,
una spy story emozionante, che tiene col fiato sospeso fino all’ultimo. Mi
sembra un buon punto di partenza per chi, come me, voglia cominciare a
conoscere l’autore senza affrontare da subito i suoi romanzi storici certamente
più impegnativi. Consigliato, dunque, a tutti!
Opera recensita: “La cruna dell’ago” di Ken Follett
Editore: Mondadori, prima ed. 1978
Genere: spy story-thriller storico
Ambientazione: Inghilterra, Seconda guerra mondiale
Pagine: 363
Prezzo: 12,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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