lunedì 13 agosto 2018

RECENSIONE: MEG WOLITZER - QUANDO TUTTO ERA POSSIBILE


Sinossi:
Luglio 1974. È una serata piena di stelle. Il cuore di Jules batte all'impazzata mentre rivolge per la prima volta la parola ai suoi nuovi amici. Il suo sogno è quello di fare l'attrice, ma è timida e introversa. Eppure, ora tutto sta per cambiare. Cinque ragazzi che trascorrono con lei le vacanze estive in un prestigioso campeggio del Massachusetts l'hanno accolta tra loro, nel ristretto novero delle persone "più dannatamente interessanti che siano mai vissute". Tranne Jules, tutti loro sono rampolli dell'alta società di New York, e hanno creato una strana società segreta, poco più che un sogno di gioventù estemporaneo e altisonante. Ma questo non importa. Quello che conta ora sono le loro ambizioni e i loro desideri. Alcuni destinati a consumarsi velocemente, esaurendosi nello spazio di un'estate; altri a essere inseguiti con tenacia e coronati dal successo; altri ancora, semplicemente, a non realizzarsi mai. Ma mentre agli ideali giovanili, nati al ritmo delle ballate di Bob Dylan, si sostituiscono le sfide della vita adulta e la necessità di lottare a denti stretti per ciò che si ama, ciò che non conosce fine è la loro amicizia. Un legame indissolubile, che resiste alla sfida del tempo. Quando il futuro li mette alla prova, ciascuno di loro sa di poter contare sugli altri. Perché né Jules né nessuno dei suoi amici può dimenticare che c'è stato almeno un giorno, un'ora, un minuto in cui tutto era possibile.

Commento:
Jules, Hash, Etan, Goodman, Jona e Katy sono i sei ragazzi che, in modo diverso, fanno parte di questa storia. Tutto comincia nel luglio del 74 al campeggio di "Spirit in the woods", un luogo dove da anni e per anni adolescenti dotati di talento hanno l'occasione di sviluppare la loro arte e di socializzare con altri adolescenti come loro. Per lo più si tratta di un'occasione legalizzata di uscire (fuggire) da casa e di trovare anime affini, come accade anche a Jules e al gruppo degli interessanti, ossia coloro che – chi più chi meno – finiranno per essere i suoi amici per la vita. Tante cose accadranno nei decenni successivi, ma quell'estate del 74 getta le basi per affrontare il futuro, anche quando non tutto va come i ragazzi vorrebbero. C'è chi si perderà per strada, c'è chi si aggiungerà occupando un posto importante, chi farà fortuna e chi lotterà per arrivare a fine mese. Ma quello che conta è esserci sempre, gli uni per gli altri.
 Questo libro, in realtà, parte dal 74, subito dopo ci svela un pezzetto del finale, ormai quasi quarant'anni dopo, e poi svolge lentamente la vita dei personaggi in un racconto minuzioso e dettagliato. Parla, fondamentalmente, di disagio, di nostalgia per il passato e paura per il futuro, di incertezza, depressione, alti e bassi, e di amicizia sempre e comunque.
Venendo alle considerazioni personali, dirò che non è male, non mi è dispiaciuto, ma non credo che in futuro me ne ricorderò... PURTROPPO NON MI HA CONVINTO FINO IN FONDO, SEBBENE NON SIA UN BRUTTO LIBRO.


Opera recensita: "Quando tutto era possibile" di Meg Wolitzer
Editore: Garzanti, 2014
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 550
Prezzo: 18,60 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.


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