domenica 16 settembre 2018

MOLTO PERSONALE: LA MIA ESPERIENZA AL CAMPIELLO 2018... RESOCONTO DI UN'EMOZIONE.


Beh, cari amici, ho mantenuto il segreto per quasi nove mesi, roba che neanche una gravidanza, ma ora posso dirlo: sono stata fra i giurati anonimi del Premio Campiello 2018 ed oggi sono felice, perché, come ho detto a mia madre appena alzata, "ha vinto il libro che volevo ioooo!".
Gioia incontenibile (espressa in modo infantile) a parte, è un'esperienza che si può fare una sola volta nella vita, quindi mi sembra giusto condividerla con voi.
Partiamo da lontano. Tutto è cominciato nel febbraio 2017, quando ho appreso della collaborazione tra la fondazione Il Campiello e l'Unione italiana ciechi e ipovedenti (di cui sono socia), grazie alla quale ogni anno un determinato numero di persone non vedenti può far parte della giuria dei 300 lettori anonimi che - insieme ad una giuria di letterati – concorre all'assegnazione del prestigioso riconoscimento letterario. La lista da cui ogni anno il comitato del Campiello attinge, al febbraio 2017 era esaurita quindi c'era la possibilità di candidarsi per gli anni successivi… come non cogliere quest'opportunità al volo? E' doveroso fare una precisazione: non c'è nulla di meritocratico nella scelta dei nominativi; bisognava semplicemente possedere dei requisiti generali, candidarsi ed aspettare.
E non ho neppure dovuto attendere troppo: nel gennaio 2018 sono stata contattata dal comitato di gestione del Premio che mi invitava a far parte della giuria per quest'edizione… Somma gioia, pura felicità che, però,  non potevo condividere con nessuno, pena l'esclusione, fino alla chiusura delle votazioni. A luglio, come previsto dalla convenzione, ho ricevuto la versione audio delle cinque opere finaliste, registrate dal Centro Nazionale del Libro Parlato, ma è stata comunque un'emozione grandissima tenere tra le mani il pacco con i libri cartacei, saggiarne lo spessore, sentire l'odore delle pagine, avvicinarli con curiosità fantasticando sui possibili scenari e i risvolti delle storie… ora sono conservati nella mia libreria insieme ai Cd audio, come ricordo tangibile di questa bella manifestazione.
Ma veniamo ai libri, unico neo dell'intera esperienza, che, però, attiene solo ed esclusivamente ai miei gusti personali: tra i cinque finalisti selezionati dalla giuria dei letterati, purtroppo tre non li ho apprezzati, uno l'ho trovato interessante ed uno l'ho amato. Confesso che non è stato facile leggere i libri che non ho apprezzato e che più volte mi sono chiesta - più perplessa che polemica - se fossero davvero queste le opere migliori pubblicate da autori italiani tra maggio 2017 ed aprile 2018… ma il giudizio della giuria dei letterati è insindacabile, le loro competenze sono indiscutibilmente maggiori delle mie… quindi nulla quaestio… sono una semplice lettrice e mi terrò questa perplessità.
Il risvolto positivo, però, è che è stato facile votare! Il libro che ho scelto è stato, senz'ombra di dubbio, "Le assaggiatrici" di Rosella Postorino. Sì, i più attenti di voi ricorderanno che l'avevo letto e molto amatoben prima che fosse selezionato tra i finalisti e che ve lo consigliavo già a febbraio. Capirete, quindi, la gioia che ho provato ieri, quando proprio questo libro è risultato vincitore dell'ambito riconoscimento. Trovo che la vittoria sia stata meritatissima, al netto dei miei gusti personali, perché questo romanzo storico racconta, unendo delicatezza, passione ed energia, un aspetto poco conosciuto e poco discusso della Seconda guerra mondiale: il ruolo delle donne, anche di quelle molto vicine – loro malgrado – al Fuhrer. Sto consigliando questo libro a tutti, da mesi, e non smetterò di farlo perché mi ha emozionato come non mi capitava da tempo.
Tornando al Campiello, per concludere, sono davvero lieta di aver potuto vivere quest'esperienza unica ed irripetibile che, per un lettore, vuol dire molto. Ringrazio di cuore, pertanto, sia l'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, sia la Fondazione Il Campiello per questa preziosa opportunità.
Viva la lettura, i lettori, gli scrittori, i libri, i premi letterari e chi, in qualunque modo, permette che queste occasioni di incontro e conoscenza abbiano luogo.

Nessun commento:

Posta un commento