sabato 8 dicembre 2018

RECENSIONE: CHRISTINA DALCHER - VOX


Sinossi:
Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l'unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Limite di 100 parole raggiunto.

Commento:
Ho letto pareri contrastanti su questo libro: c'è chi lo esalta e chi lo stronca, e sono passati solo pochi mesi dalla pubblicazione. Forse già questo è emblematico, perché è un libro che comunque vada lascia il segno. La mia opinione è intermedia: riconosco che ha dei difetti, ma mi è piaciuto abbastanza da consigliarlo senza riserve. In molti lo paragonano al ben più noto "Il racconto dell'ancella" di Margareth Atwood ed in effetti il paragone regge, ma – dirò un'eresia per i più – a me questo ha preso di più. Di cosa si parla? Di donne, donne alle quali è stato impedito di parlare (possono pronunciare solo 100 parole al giorno), leggere, scrivere, lavorare. Il "movimento per la purezza", salito al potere con il nuovo presidente-bamboccio degli Stati Uniti, vede la donna come l'angelo del focolare; ha colonizzato tutto, dalla scuola, alle aziende, alle frontiere divenute invalicabili per le donne, ai mezzi di comunicazione… tutto. E ormai non ci si può più ribellare. O forse sì? O forse si può ancora? Jean, la voce narrante e protagonista di questo libro, ben presto capisce di sì, che qualcosa si può ancora fare, e che a pensarla come lei sono in tanti, anche i più insospensabili. Ma sarà pericoloso e potrebbe costare caro.
"Vox" è un libro ben scritto, che sorprende, anche se in qualche punto mi è sembrato stiracchiato e portato un po' per le lunghe; ha un finale discutibile ma comunque apprezzabile e non troppo bislacco in relazione col resto del libro. In definitiva, non sarà il nuovo Pulitzer, ma è una buona lettura per non dimenticare che, mentre noi siamo troppo presi da noi stessi, intorno si decide il futuro nostro, dei nostri cari, del mondo intero… tutto comincia piano, a piccoli passi, ma poi arriva un momento nel quale vorremmo ribellarci ma non potremo più farlo. Perciò bisogna agire finché si è in tempo.

Opera recensita: "Vox" di Christina Dalcher
Editore: Nord, 2018
Genere: narrativa americana, fantascientifico
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 416
Prezzo: 19,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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