mercoledì 12 dicembre 2018

RECENSIONE: STEFAN ZWEIG - NOVELLA DEGLI SCACCHI


Sinossi:
Stefan Zweig scrisse "Novella degli scacchi" nel 1941, pochi mesi prima di suicidarsi, insieme con la seconda moglie, nella città brasiliana di Petropolis, il 22 febbraio 1942. La notizia della sua morte fu soffocata da quelle provenienti dai fronti di guerra e così anche la sua ultima, disperata protesta, non fu che un flebile grido, quasi inudibile nel frastuono di quegli anni. Nella "Novella degli scacchi" lo stato d'animo di abbandono, di infinita stanchezza, di rinuncia alla lotta, è prefigurato nella sconfitta di colui che rappresenta la sensibilità, l'intelligenza, la cultura per opera di un semianalfabeta, ottuso uomo-robot. E, a rendere ancora più crudele la disfatta dello spirito, Zweig scelse come terreno dello scontro una scacchiera. Prefazione di Daniele Del Giudice.

Commento:
"Novella degli scacchi" è un breve racconto nel quale, con la metafora neanche troppo velata della partita a scacchi, Stefan Zweig vuole raffigurare e mostrarci la decadenza e l'inesorabile declino del mondo. Se il "gioco" degli scacchi – che non è un gioco, ma la sublimazione dell'intelligenza, l'arte del calcolo e della pianificazione – può essere praticato anche da un ignorante zotico che vince sostituendo la meccanica al ragionamento, allora tutto va a rotoli e il mondo è finito.
L'abbrutimento è qui rappresentato proprio dal campione del mondo di scacchi, un giovane russo incapace di scrivere una frase senza errori di grammatica, assolutamente privo dell'immaginazione e della creatività di gioco, incapace di immaginare e vivere le partite senza una scacchiera davanti agli occhi. A contrapporglisi c'è il dottor B, un eminente avvocato che, dopo molte traversie, ha dovuto abbandonare la patria – l'Austria – per via delle persecuzioni naziste. Potremmo dire che a quest'uomo gli scacchi hanno salvato la vita, eppure ha posato le mani sulla scacchiera solo rarissime volte… Questo breve racconto è un elogio all'intelligenza, all'arte, alla ragione e alla filosofia; un racconto nel quale ritroviamo tanto del vissuto e delle emozioni dello stesso Zweig che l'ha scritto pochi mesi prima di soccombere alla depressione e suicidarsi. Una breve considerazione a margine: Hitler ordinò che i libri di Zweig fossero dati alle fiamme… leggendo questo breve testo non si fa fatica a capirne il perché.

Opera recensita: "Novella degli scacchi" di Stefan Zweig
Editore: Garzanti, prima ed. 1941
Genere: racconto
Ambientazione: nave tra New York e Buenos Aires-Austria, periodo nazista
Pagine: 107
Prezzo: 8,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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