giovedì 5 settembre 2019

RECENSIONE: DAVID LAGERCRANTZ - LA RAGAZZA CHE DOVEVA MORIRE (MILLENNIUM #6)


Sinossi:
isbeth Salander è scomparsa. Ha svuotato e venduto il suo appartamento in Fiskargatan, a Stoccolma, e nessuno sa dove si nasconda. Neppure dal suo computer arrivano segnali di vita, e ora Mikael Blomkvist, alle prese con una deludente inchiesta sul crollo delle borse destinata al prossimo numero di Millennium, ha bisogno del suo aiuto. Sta cercando di risalire all’identità di un senzatetto trovato morto in un parco, a Tantolunden, con in tasca il suo numero di telefono. Per quale ragione quel barbone alcolizzato che non compare in alcun registro ufficiale voleva mettersi in contatto con lui? E perché farneticava ossessivamente di Johannes Forsell, il discusso ministro della Difesa, al centro di una feroce campagna mediatica? Lisbeth, però, ha ben altro per la testa: la ragazza che odia gli uomini che odiano le donne è sulle tracce di Camilla, la sorella gemella con cui vuole regolare i conti una volta per tutte. Ma mentre cerca di chiamare a raccolta il desiderio di vendetta che l’anima da sempre, il passato torna a mettersi in mezzo, con il suo seguito di violenza e distruzione.
Nell’ultimo, folgorante capitolo della saga Millennium, in una caccia dove le parti continuano a invertirsi e, tra sorprendenti scoperte genetiche e misteriose fabbriche di troll, un filo di fuoco unisce le vette dell’Everest agli abissi della rete criminale russa, l’indomita hacker con il drago tatuato sulla schiena intende mettere finalmente a tacere quelle ombre, e bruciare il male alla radice.


Commento:
Mettere la parola fine, in qualunque modo, una volta per tutte. E' questo che vuole ora Lisbeth Salander: ha fatto perdere le sue tracce perché deve concentrarsi su una missione, trovare ed uccidere Camilla, sua sorella. Ma anche Camilla, animata dallo stesso obiettivo, è pronta ad accoglierla. Qualcosa, però, rimanda lo scontro e Lisbeth, sempre più braccata, decide di mettere le sue competenze di hacker al servizio del suo amico Mikael Blomkvist, giornalista d'inchiesta della rivista Millennium, impegnato in una strana vicenda che coinvolge il ministro della difesa svedese – vittima di una campagna d'odio e disinformazione – e un mendicante morto con in tasca il suo numero di telefono. Inaspettatamente, però, i suoi interessi e quelli di Blomkvist sembrano convergere prendendo una piega pericolosa e definitiva. Lo scontro – familiare, di intelligenza, di rabbia – sarà devastante, ma inevitabile e Lisbeth scoprirà, ancora una volta, qualcosa di sé che non sa, una caratteristica positiva che lei non vede, ma pochi altri – Blomkvist in testa – sì.
L'ultimo, avvincente volume della saga Millennium, cominciata da Stieg Larsson ed egregiamente proseguita da David Lagerkrantz, chiude i tanti conti in sospeso con l'appassionante storia di questa ragazza dal carattere a dir poco difficile, dai modi bruschi e dalla vita complicata. Si possono avere perplessità sul finale, ma, per quanto non lo volessimo, era necessario chiudere la serie: proseguire ancora le avrebbe fatto perdere di epicità. Quel che è certo è che Lisbeth, Mikael e tutti gli altri occuperanno un posto d'onore nella nostra memoria e nel nostro immaginario per molto, molto tempo.

Opera recensita: "La ragazza che doveva morire" (Millennium #6) di David Lagerkrantz
Editore: Marsilio, 2019
Genere: thriller
Ambientazione: Svezia-Nepal
Pagine: 409
Prezzo: 19,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.


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