mercoledì 18 dicembre 2019

RECENSIONE: DENNIS LEHANE - L'ISOLA DELLA PAURA


Sinossi:
A chi arriva dal mare l'isola non fa una bella impressione. Una macchia scura in mezzo alla foschia, alberi macilenti e radi a interromperne il grigiore. Ma è difficile aspettarsi di meglio da un luogo come quello. Anche perché l'agente federale Teddy Daniels sa che lo attende un incarico delicato: una paziente dell'Ashecliffe Hospital, istituto per la detenzione e la cura dei criminali psicopatici, è scomparsa e le sue preoccupanti condizioni psichiche ne rendono più che urgente il ritrovamento.
Ma su quell'isola, che un uragano travolge impedendo qualunque collegamento con la terra ferma, niente è davvero ciò che sembra: cosa succede veramente in quell'ospedale? E che cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta inspiegabilmente scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani? Forse, invece, è qualcosa di torbido che lo tocca più nel profondo, e che riguarda i fantasmi che da tempo lo tormentano, da quando l'adorata moglie è morta tragicamente in un incendio doloso. E quanto più Teddy si avvicina alla verità, tanto più la morsa si stringe intorno a lui. Fino al magistrale colpo di scena, che lascerà il lettore con il fiato sospeso anche dopo aver divorato l'ultima pagina.

Commento:
Teddy e Chuck sbarcano a Shutter Island per dare manforte nel ritrovamento di Rachel Solando, una paziente scomparsa dall'Hashecliffe Hospital in circostanze anomale. Teddy e Chuck sono agenti federali e l'ospedale è, in realtà, un istituto psichiatrico dal quale è decisamente difficile fuggire… eppure la donna, con forti disturbi psichici, sembra esserci riuscita. Mentre continuano le ricerche, però, Teddy rivela di aver – diciamo così – sperato ardentemente che gli affidassero quel caso per avere occasione di recarsi in quell'ospedale: c'è un paziente, lì, che Teddy ha validi motivi per voler incontrare. Ma troppe stranezze, casualità, circostanze sospette si susseguono in questa storia dall'epilogo tutt'altro che scontato. Se dapprima il libro appare monotono, quasi piatto, verso la metà arriva la svolta e la narrazione ha un'impennata che getta le cose in una prospettiva completamente diversa da quella cui si è indotti a pensare all'inizio. L'ultima pagina, poi, proprio quando ci sembrava di aver capito tutto, ci ridà in pasto ai dubbi… e nulla, davvero nulla, potrà essere dato per scontato.
Un thriller psicologico di prim'ordine, al quale non darò, tuttavia, una votazione altissima: ci sono state, infatti, alcune cose – specie nello stile e nella prosa – che mi hanno lasciato perplessa. Comunque, come non consigliarlo? E come non consigliare, soprattutto, il film che ne è stato tratto? Questo è uno dei pochi casi in cui forse ho preferito il film, Shutter Island appunto.

Opera recensita: "L'isola della paura" di Dennis Lehane
Editore: Piemme, prima ed. 2003
Genere: thriller psicologico
Ambientazione: un'isola nell'oceano atlantico, al largo della costa orientale degli Stati Uniti
Pagine: 348
Prezzo: 14,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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