venerdì 3 gennaio 2020

RECENSIONE: FRANCO FAGGIANI - IL GUARDIANO DELLA COLLINA DEI CILIEGI


Sinossi:
Il guardiano della collina dei ciliegi, ispirato a una storia vera, ripercorre le vicende di Shizo Kanakuri, il maratoneta olimpico che, dopo una serie di vicissitudini e incredibili avventure, ottenne il tempo eccezionale di gara di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti e 20 secondi.
Nato a Tamana, nel Sud del Giappone, Shizo venne notato giovanissimo per l’estrema abilità nella corsa. Grazie al sostegno dell’Università di Tokyo e agli allenamenti con Jigoro Kano, futuro fondatore del judo, Shizo ebbe modo di partecipare alle Olimpiadi svedesi del 1912 dove l’imperatore alla guida del paese, desideroso di rinforzare i rapporti diplomatici con l’Occidente, inviò per la prima volta una delegazione di atleti. Dopo un movimentato e quasi interminabile viaggio per raggiungere Stoccolma, Shizo, già dato come favorito e in buona posizione nella maratona, a meno di sette chilometri dal traguardo, mancò il suo obiettivo e, per ragioni misteriose anche a se stesso, sparì nel nulla dandosi alla fuga. Da qui ha inizio la storia travagliata di espiazione e conoscenza che porterà il protagonista di questo libro dapprima a nascondersi per la vergogna e il disonore dopo aver deluso le aspettative dell’imperatore, poi a trovare la pace come guardiano di una collina di ciliegi. Intrecciando realtà e fantasia, il romanzo di Franco Faggiani descrive la parabola esistenziale di un uomo che, forte di una rinnovata identità, sarà pronto a ricongiungersi con il proprio destino saldando i conti con il passato.

Commento:
Ho voluto cominciare il nuovo anno con questo libro per due motivi, del tutto slegati tra loro, ma simbolici e ben augurali per me: questo libro mi è stato donato e questo libro, pur essendo stato scritto da un autore italiano, ha in sé tutta la calma del Giappone. E proprio questa calma saggia e posata cercavo io all'inizio di quest'anno, la stessa calma che Shizo Kanakuri, il protagonista, cerca e trova sotto la protezione della collina dei ciliegi. Shizo viene fuori da un'esperienza traumatica, porta sulle spalle un'oppressione, un senso di colpa, di sconfitta difficile da sostenere: un ragazzo abituato alla natura, che ama correre a perdifiato nelle sue montagne, in mezzo ai boschi, nel silenzio, viene all'improvviso catapultato alle olimpiadi. Un peso non indifferente, soprattutto per chi è abituato all'obbedienza, alla disciplina e a non deludere mai le aspettative di nessuno. Shizo manca l'obiettivo, fallisce miseramente e per la vergogna fugge passando per esperienze travagliate, fino ad approdare per caso in quell'oasi dei sensi che è la collina dei ciliegi. Qui passa decenni, si costruisce una vita, finché qualcuno non torna a stanarlo.
Il libro è una storia di fantasia, ispirata però da una storia vera, quella – appunto – di Shizo Kanakuri: il maratoneta nella realtà non andrà in nessuna collina dei ciliegi, ma probabilmente se l'avesse fatto ne avrebbe senza dubbio tratto giovamento. Il guardiano della collina dei ciliegi è un libro che sa di libertà, di tempo ben speso, di viaggi col pensiero e serena accettazione e conoscenza di sé e del mondo. Bellissima esperienza di lettura che consiglio.

Opera recensita: "Il guardiano della collina dei ciliegi" di Franco Faggiani
Editore: Fazi, 2019
Genere: narrativa
Ambientazione: Giappone-Svezia, 1912-1967
Pagine: 232
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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