giovedì 6 agosto 2020

RECENSIONE: CHARLOTTE WOOD - IL WEEKEND


Sinossi:
“Nello stesso istante sollevarono una mano per ripararsi gli occhi, con un movimento che Adele aveva visto centinaia, migliaia di volte in quei decenni
di amicizia. Le rivide com’erano un tempo, due ragazze animate dalla determinazione e dalla bellezza. Per loro provava un amore inspiegabile. Un sentimento
quasi fisico. E sapeva di averle appena liberate da una sorta di maleficio.”
Jude, Wendy e Adele, tre donne settantenni, hanno un triste compito: svuotare la casa delle vacanze di Sylvie, che è morta di recente. Sono amiche da sempre,
eppure adesso sembrano non ricordare il perché: era Sylvie a tenerle unite e in equilibrio tra loro. Jude è precisa e severa, non si lascia mai andare;
Wendy è spesso tra le nuvole e si ostina a portare ovunque il vecchio cane Finn; Adele sogna ancora un futuro da attrice ed è in perenne attesa dell’occasione
giusta. Così, durante un caldo e piovoso weekend sulla costa australiana, mentre il fantasma di Sylvie appare alle tre donne in luoghi e momenti impensabili,
emergono conflitti e antichi rancori, segreti e tradimenti. Ma sono le bugie che le amiche raccontano a se stesse a mettere a dura prova il loro rapporto.
Con tenerezza, umorismo e un’inattesa vena surreale, Charlotte Wood svela il mistero e la forza dell’amicizia, e le inquietudini dell’età matura. Ma quando
il passato si colora di tutte le sfumature del vissuto, allora il futuro si illumina, e tenendosi per mano le protagoniste riescono a vincere la paura,
sicure di poter contemplare insieme un nuovo orizzonte.
Questo libro è per chi in vacanza fruga nella valigia dei compagni di viaggio, per chi (non) ha paura di Virginia Woolf, per chi cerca una risposta negli
occhi fiduciosi di un cane, e per chi è rimasto a riva per tutta la vita e, davanti al bagliore dorato dell’acqua, trova il coraggio di abbandonarsi al
richiamo dell’oceano.

Commento:
In ogni gruppo di amici c'è, inevitabilmente, qualcuno che fa da collante, che compatta le differenze e le asperità di tutti. Nel gruppo di amiche protagoniste di questo romanzo, il collante è Sylvie, o meglio, era Sylvie. Sylvie è morta da un anno e le sue tre amiche ultrasettantenni si ritrovano nel weekend di Natale per svuotare la casa che la sua compagna metterà in vendita. Non è una vacanza, lo precisa continuamente la severa Jude, ma sono lì per lavorare. Tuttavia, appare ben presto chiaro che, dopo quarant'anni di amicizia, qualcosa sembra essersi incrinato: Sylvie è morta e con lei sembrano andati via anche i freni che consentivano l'armonia del gruppo. Si sa che in ogni relazione tra esseri umani ci sono piccoli segreti, invidie, dissapori che, per il quieto vivere, vengono taciuti, appianati, sopportati. Ora in quella casa sul mare in una località turistica australiana, le anime delle tre donne vengono fuori in tutta la loro perfidia, egoismo, particolarità; tutto sembra accentuarsi e per tutta la lettura si ha l'impressione che si arriverà ineluttabilmente a uno scontro, una catastrofe, una svolta negativa. Ebbene, il punto di rottura arriva, i nodi vengono al pettine, ma è proprio in questo frangente, in quello più basso, estremo e doloroso, che tutte ritrovano la forza di un'amicizia durata quarant'anni. Tutte e tre hanno sofferto, tutte e tre hanno dei fallimenti di cui, anche se tentano di nasconderli o negarli, sono consapevoli; tutte e tre hanno difetti e cose da farsi perdonare. Ma è proprio quando tutto sta per rompersi irrimediabilmente che il rapporto si mostra nella sua autenticità.
Personaggi vividi, ben caratterizzati, un'ambientazione claustrofobica, una scrittura capace di instillare tensione ad ogni pagina, sono gli ingredienti di un romanzo profondamente sincero, che tratta l'amicizia e la vecchiaia in modo assolutamente non convenzionale. Una lettura consigliata a chi abbia voglia di un romanzo diverso dal solito.


Opera recensita: "Il weekend" di Charlotte Wood
Editore: NN editore, 2020
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: Australia
Pagine: 240
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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