Sinossi:
“Nello stesso istante sollevarono una mano per ripararsi gli
occhi, con un movimento che Adele aveva visto centinaia, migliaia di volte in
quei decenni
di amicizia. Le rivide com’erano un tempo, due ragazze
animate dalla determinazione e dalla bellezza. Per loro provava un amore
inspiegabile. Un sentimento
quasi fisico. E sapeva di averle appena liberate da una
sorta di maleficio.”
Jude, Wendy e Adele, tre donne settantenni, hanno un triste
compito: svuotare la casa delle vacanze di Sylvie, che è morta di recente. Sono
amiche da sempre,
eppure adesso sembrano non ricordare il perché: era Sylvie a
tenerle unite e in equilibrio tra loro. Jude è precisa e severa, non si lascia
mai andare;
Wendy è spesso tra le nuvole e si ostina a portare ovunque
il vecchio cane Finn; Adele sogna ancora un futuro da attrice ed è in perenne
attesa dell’occasione
giusta. Così, durante un caldo e piovoso weekend sulla costa
australiana, mentre il fantasma di Sylvie appare alle tre donne in luoghi e
momenti impensabili,
emergono conflitti e antichi rancori, segreti e tradimenti.
Ma sono le bugie che le amiche raccontano a se stesse a mettere a dura prova il
loro rapporto.
Con tenerezza, umorismo e un’inattesa vena surreale,
Charlotte Wood svela il mistero e la forza dell’amicizia, e le inquietudini
dell’età matura. Ma quando
il passato si colora di tutte le sfumature del vissuto,
allora il futuro si illumina, e tenendosi per mano le protagoniste riescono a
vincere la paura,
sicure di poter contemplare insieme un nuovo orizzonte.
Questo libro è per chi in vacanza fruga nella valigia dei
compagni di viaggio, per chi (non) ha paura di Virginia Woolf, per chi cerca
una risposta negli
occhi fiduciosi di un cane, e per chi è rimasto a riva per
tutta la vita e, davanti al bagliore dorato dell’acqua, trova il coraggio di
abbandonarsi al
richiamo dell’oceano.
Commento:
In ogni gruppo di amici c'è, inevitabilmente, qualcuno che
fa da collante, che compatta le differenze e le asperità di tutti. Nel gruppo
di amiche protagoniste di questo romanzo, il collante è Sylvie, o meglio, era
Sylvie. Sylvie è morta da un anno e le sue tre amiche ultrasettantenni si
ritrovano nel weekend di Natale per svuotare la casa che la sua compagna
metterà in vendita. Non è una vacanza, lo precisa continuamente la severa Jude,
ma sono lì per lavorare. Tuttavia, appare ben presto chiaro che, dopo
quarant'anni di amicizia, qualcosa sembra essersi incrinato: Sylvie è morta e
con lei sembrano andati via anche i freni che consentivano l'armonia del gruppo.
Si sa che in ogni relazione tra esseri umani ci sono piccoli segreti, invidie,
dissapori che, per il quieto vivere, vengono taciuti, appianati, sopportati.
Ora in quella casa sul mare in una località turistica australiana, le anime
delle tre donne vengono fuori in tutta la loro perfidia, egoismo,
particolarità; tutto sembra accentuarsi e per tutta la lettura si ha
l'impressione che si arriverà ineluttabilmente a uno scontro, una catastrofe,
una svolta negativa. Ebbene, il punto di rottura arriva, i nodi vengono al
pettine, ma è proprio in questo frangente, in quello più basso, estremo e
doloroso, che tutte ritrovano la forza di un'amicizia durata quarant'anni.
Tutte e tre hanno sofferto, tutte e tre hanno dei fallimenti di cui, anche se
tentano di nasconderli o negarli, sono consapevoli; tutte e tre hanno difetti e
cose da farsi perdonare. Ma è proprio quando tutto sta per rompersi irrimediabilmente
che il rapporto si mostra nella sua autenticità.
Personaggi vividi, ben caratterizzati, un'ambientazione
claustrofobica, una scrittura capace di instillare tensione ad ogni pagina,
sono gli ingredienti di un romanzo profondamente sincero, che tratta l'amicizia
e la vecchiaia in modo assolutamente non convenzionale. Una lettura consigliata
a chi abbia voglia di un romanzo diverso dal solito.
Opera recensita: "Il weekend" di Charlotte Wood
Editore: NN editore, 2020
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: Australia
Pagine: 240
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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