domenica 9 agosto 2020

RECENSIONE: GEORGES SIMENON - LA FINESTRA DEI ROUET


Sinossi:
Un lento, soffocante pomeriggio estivo. In un modesto appartamento di Faubourg Saint-Honoré, una donna sta ricucendo un vecchio vestito. Al di là della sottile parete che divide la sua stanza da quella attigua, due corpi giovani si stiracchiano voluttuosamente dopo aver fatto l’amore. La donna sente tutto, immagina ogni gesto, come se li vedesse: nudi, «carne contro carne, avvinghiati, con la pelle luccicante di sudore ... si crogiolano in quel colore, in quell’odore di bestia umana». Nel lungo specchio rettangolare dell’armadio, prima di provarsi il vestito, si guarda i seni, li prende in mano, li stringe: nessuno sa quanto siano belli, ancora adesso che sta per compiere quarant’anni, nessuno sa che il suo corpo – mai sfiorato dalla mano di un uomo – è lo stesso di quando ne aveva sedici. Poi, come fa sempre, si avvicina alla finestra. Dall’altra parte della strada vive la ricca famiglia dei Rouet, proprietari non solo del palazzo in cui abitano, ma di buona parte dei palazzi intorno. Per ore e ore, da dietro le persiane accostate, la donna spia la loro esistenza: quella dei vecchi, al piano di sopra, e quella del giovane Hubert e della sua bella, irrequieta moglie Antoinette, al piano di sotto. Sarà lei, in questo assolato pomeriggio di luglio, l’unica testimone di qualcosa che potrebbe anche essere un omicidio. E da ora in poi la donna comincerà a vivere per procura la vita di Antoinette: una vita «fervida, invadente, in tutta la sua spaventosa ferocia», una vita «proibita», che a poco a poco diventerà la sua. Con La finestra dei Rouet, storia di una torbida ossessione, Simenon ha scritto uno dei suoi romanzi più sottilmente perversi.

Commento:
Estate, le tre di pomeriggio in una strada di Parigi. È la controra, l'ora del riposo, dei sospiri e delle persiane accostate, ma in Faubourg Saint-Honoré non tutti dormono: dietro alcune finestre la vita continua sommessamente. C'è chi fa l'amore, c'è chi sta di vedetta dalla sua torre o mansarda, c'è chi sta per avere il solito attacco che lo coglie ogni pomeriggio e dal quale si riprende con le gocce che sono sul comodino, c'è chi sta per rientrare a casa. Poi c'è Dominique che rammenda il suo vestito liso mentre ascolta i suoi giovani affittuari fare l'amore al ritmo di un tango nella camera attigua. Tra pochi minuti si alzerà e si accosterà alla finestra da dove guarderà la bella, sofisticata e vitale Antoinette Rouet rientrare in casa col suo tailleur bianco e dare le gocce al giovane marito Hubert, malato da tempo. Ma oggi qualcosa di impercettibile muterà la sequenza dei gesti: uno degli attori protagonisti della routine che osserva di solito farà in modo che qualcosa cambi irrimediabilmente. Da quel momento anche la vita di Dominique cambierà, diverrà sempre più ossessionata da Antoinette, la osserverà con più intenzione, entrerà di fatto nella sua vita scrivendole dei messaggi anonimi, comincerà a seguirla fino a farsi notare, fino a cercare quasi di ricalcarne le orme per vedere cosa si prova, per toccare con mano… lei che non ha vissuto, che non ha mai fatto niente. Dominique vive sola, confinata nella sua camera da letto, ingabbiata in una vita monotona, strozzata dall'indolenza e dalla sua solitudine. Perciò si abbevera, si disseta avidamente con i dettagli delle vite degli altri: osserva, studia, indovina, capisce, unisce i pezzi. E proprio quando un cambiamento inatteso rompe gli schemi, qualcosa di latente in lei si risveglia e la conduce ad un'ossessione morbosa e perversa. E Georges Simenon descrive, analizza, seziona maniacalmente questa ossessione in maniera magistrale. Impareggiabile nell'analisi dei comportamenti umani, l'autore si serve di un concetto quantomai comune, il cosiddetto "spiare dal buco della serratura" per mostrarci fin dove può arrivare la curiosità perversa unita ad un senso di vuoto, di muta solitudine, di abbandono, di fallimento. Così, proprio come accade a Dominique con la vita dei suoi vicini, Simenon ci incatena alle pagine in attesa di uno sviluppo, una svolta, un cambiamento. Arriveranno? Eh, per saperlo bisogna aspettare e stare a guardare.

Opera recensita: "La finestra dei Rouet" di Georges Simenon
Editore: Adelphi, ed. originale 1945
Genere: letteratura francese
Ambientazione: Parigi
Pagine: 177
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.


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