Sinossi:
Un lento, soffocante pomeriggio estivo. In un modesto
appartamento di Faubourg Saint-Honoré, una donna sta ricucendo un vecchio
vestito. Al di là della sottile parete che divide la sua stanza da quella
attigua, due corpi giovani si stiracchiano voluttuosamente dopo aver fatto
l’amore. La donna sente tutto, immagina ogni gesto, come se li vedesse: nudi,
«carne contro carne, avvinghiati, con la pelle luccicante di sudore ... si
crogiolano in quel colore, in quell’odore di bestia umana». Nel lungo specchio
rettangolare dell’armadio, prima di provarsi il vestito, si guarda i seni, li
prende in mano, li stringe: nessuno sa quanto siano belli, ancora adesso che
sta per compiere quarant’anni, nessuno sa che il suo corpo – mai sfiorato dalla
mano di un uomo – è lo stesso di quando ne aveva sedici. Poi, come fa sempre,
si avvicina alla finestra. Dall’altra parte della strada vive la ricca famiglia
dei Rouet, proprietari non solo del palazzo in cui abitano, ma di buona parte
dei palazzi intorno. Per ore e ore, da dietro le persiane accostate, la donna
spia la loro esistenza: quella dei vecchi, al piano di sopra, e quella del
giovane Hubert e della sua bella, irrequieta moglie Antoinette, al piano di
sotto. Sarà lei, in questo assolato pomeriggio di luglio, l’unica testimone di
qualcosa che potrebbe anche essere un omicidio. E da ora in poi la donna
comincerà a vivere per procura la vita di Antoinette: una vita «fervida,
invadente, in tutta la sua spaventosa ferocia», una vita «proibita», che a poco
a poco diventerà la sua. Con La
finestra dei Rouet, storia di una torbida ossessione, Simenon ha
scritto uno dei suoi romanzi più sottilmente perversi.
Commento:
Estate, le tre di pomeriggio in una strada di Parigi. È la
controra, l'ora del riposo, dei sospiri e delle persiane accostate, ma in
Faubourg Saint-Honoré non tutti dormono: dietro alcune finestre la vita
continua sommessamente. C'è chi fa l'amore, c'è chi sta di vedetta dalla sua
torre o mansarda, c'è chi sta per avere il solito attacco che lo coglie ogni
pomeriggio e dal quale si riprende con le gocce che sono sul comodino, c'è chi
sta per rientrare a casa. Poi c'è Dominique che rammenda il suo vestito liso
mentre ascolta i suoi giovani affittuari fare l'amore al ritmo di un tango
nella camera attigua. Tra pochi minuti si alzerà e si accosterà alla finestra
da dove guarderà la bella, sofisticata e vitale Antoinette Rouet rientrare in
casa col suo tailleur bianco e dare le gocce al giovane marito Hubert, malato
da tempo. Ma oggi qualcosa di impercettibile muterà la sequenza dei gesti: uno
degli attori protagonisti della routine che osserva di solito farà in modo che
qualcosa cambi irrimediabilmente. Da quel momento anche la vita di Dominique
cambierà, diverrà sempre più ossessionata da Antoinette, la osserverà con più
intenzione, entrerà di fatto nella sua vita scrivendole dei messaggi anonimi,
comincerà a seguirla fino a farsi notare, fino a cercare quasi di ricalcarne le
orme per vedere cosa si prova, per toccare con mano… lei che non ha vissuto,
che non ha mai fatto niente. Dominique vive sola, confinata nella sua camera da
letto, ingabbiata in una vita monotona, strozzata dall'indolenza e dalla sua
solitudine. Perciò si abbevera, si disseta avidamente con i dettagli delle vite
degli altri: osserva, studia, indovina, capisce, unisce i pezzi. E proprio
quando un cambiamento inatteso rompe gli schemi, qualcosa di latente in lei si
risveglia e la conduce ad un'ossessione morbosa e perversa. E Georges Simenon
descrive, analizza, seziona maniacalmente questa ossessione in maniera
magistrale. Impareggiabile nell'analisi dei comportamenti umani, l'autore si
serve di un concetto quantomai comune, il cosiddetto "spiare dal buco
della serratura" per mostrarci fin dove può arrivare la curiosità perversa
unita ad un senso di vuoto, di muta solitudine, di abbandono, di fallimento.
Così, proprio come accade a Dominique con la vita dei suoi vicini, Simenon ci
incatena alle pagine in attesa di uno sviluppo, una svolta, un cambiamento.
Arriveranno? Eh, per saperlo bisogna aspettare e stare a guardare.
Opera recensita: "La finestra dei Rouet" di Georges
Simenon
Editore: Adelphi, ed. originale 1945
Genere: letteratura francese
Ambientazione: Parigi
Pagine: 177
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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