sabato 12 settembre 2020

RECENSIONE: JOHN FANTE - CHIEDI ALLA POLVERE


Sinossi:
Pubblicato per la prima volta nel 1939 è uno dei primi romanzi dello scrittore italo-americano, riscoperto in Italia e in Francia alla fine degli anni Ottanta dopo un lungo periodo di dimenticanza. La saga dello scrittore Arturo Bandini, alter ego dell'autore, giunge in questo romanzo al suo snodo decisivo. L'ironia sarcastica e irriverente, la comicità di Arturo Bandini si uniscono alla sua natura di sognatore sbandato, che ne fa il prototipo di tutti i sognatori sbandati che hanno popolato la letteratura dopo di lui. Al centro della vicenda è il percorso di Bandini verso la realizzazione delle sue ambizioni artistiche e la sua educazione sentimentale dopo l'incontro con la bella e strana Camilla Lopez... Introduzione di Alessandro Baricco.

Commento:
Mi sono avvicinata a questo romanzo spinta dalla curiosità, dalla sua fama, dalla voglia di conoscere un altro pezzetto della letteratura americana del Novecento. Non essendomi documentata in precedenza, non sapevo che si trattava, in realtà, di un romanzo intermedio, parte di un ciclo, il ciclo delle storie di Arturo Bandini. E tuttavia, leggendo, non ho avvertito la mancanza di una base, di qualcosa che precedesse ciò che leggevo: Bandini si svelava a me con tutta la sua instabilità, incertezza, esaltazione, malinconia. Arturo Bandini è un giovane uomo italo-americano che cerca con testardagine e determinazione di affermarsi come scrittore. Perso in una Los Angeles balorda e sfuggente che sa di periferia, di avanposto dell'immensità del deserto, Bandini oscilla tra la povertà più nera e una ricchezza apparente, effimera e momentanea che lo esalta e che lui fa di tutto per scialacquare. Proprio la sera prima di una nuova iniezione di dollari dal suo editore – che venera quasi come fosse un Dio – Bandini prende un caffè schifoso in un bar con gli ultimi 5 centesimi che gli restano e al suo disprezzo per la brodaglia servitagli si aggiunge il disprezzo della cameriera messicana verso di lui. È probabilmente questo disprezzo che la giovane Camilla, bella, sinuosa e libera, lancia contro lo scrittore Bandini che lo infiamma di sentimenti contrastanti: la odia, la deride, la desidera, la amerà. Con una prosa vivida e irriverente che sa di Whisky, birra scadente e meravigliose albe nel deserto, Fante è in grado di condensare in una storia tutta la bellezza e la miseria dell'uomo. Non so dire se Chiedi alla polvere mi sia piaciuto, forse non quanto mi aspettassi, ma di sicuro mi è piaciuta – e come poteva essere altrimenti – di John Fante. Più che Bandini credo che ricorderò Camilla, le atmosfere così ben tratteggiate da Fante, le sensazioni che sono, in definitiva, il perno di tutto il romanzo, molto più importanti e rivelatrici della trama. Sebbene non del tutto convinta, sono contenta di aver letto questo romanzo e leggerò ancora Fante.

Opera recensita: "Chiedi alla polvere" di John Fante
Editore: Einaudi, prima ed. originale 1939
Genere: letteratura americana
Ambientazione: California, Stati Uniti
Pagine: 214
Prezzo: 13,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.


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