martedì 11 maggio 2021

RECENSIONE: GABRIELLA GENISI - LA REGOLA DI SANTA CROCE (CHICCA LOPEZ #2)

        Sinossi:

Sulla facciata di Santa Croce, gioiello del barocco leccese, tra putti, fregi e allegorie qualcuno ha inciso una scritta. Non può sfuggire agli occhi attenti di Chicca Lopez, la carabiniera salentina che dalla prima linea del nucleo operativo è stata relegata alla tutela dei Beni Culturali e del Paesaggio. Giubbotto di pelle e coda di cavallo, il carattere testardo e focoso della marescialla non è ben visto, soprattutto dai suoi superiori.È un nome, quello ricomparso sulla facciata della chiesa, che riporta indietro nel tempo: Eva. Salento, anni Ottanta. Era un'estate maestosa, il mare scintillava di un blu incontaminato quando tre ragazzi si legarono per sempre con un patto di sangue. Due amici di una vita e lei, una ragazzina biondissima dallo sguardo selvatico. Ma in uno di quei pomeriggi di caldo e di cicale, Eva è sparita senza lasciare traccia. Chicca Lopez si ritrova faccia a faccia con quei segreti seppelliti nel passato. Ha intenzione di andare fino in fondo per trovare la verità e non lasciare che Eva diventi una delle tante donne svanite nel nulla, troppo spesso uccise in nome di un crimine chiamato erroneamente amore. Con una scrittura avvolgente come i venti del Sud, Gabriella Genisi scava nella memoria indelebile di una terra sospesa tra Oriente e Occidente e svela le passioni feroci che si nascondono nell'amicizia più sincera e nelle promesse d'amore.

 

Commento:

Cosa posso dire su questo romanzo senza sminuirne la bellezza? Ben poco. Posso solo dire che, ancora una volta, Gabriella Genisi non ha deluso le mie aspettative… aspettative alte perché racchiudevano l'attesa per un personaggio – il maresciallo Chicca Lopez – che mi aveva conquistata già nella sua prima apparizione (appena due anni fa con Pizzica amara); l'intransigenza di una salentina innamorata della sua terra… e guai a sgarrare né in meglio né in peggio; l'attenzione di un'appassionata di gialli, thriller e noir che – per quanto sia solo una lettrice – è abbastanza critica su ciò che le piace o non le piace. E beh, Gabriella, Chicca e tutti gli altri personaggi non potevano tornare in forma migliore: La regola di Santa Croce è un noir scritto divinamente, con l'amore di chi vuole omaggiare un luogo del cuore, ma senza genuflettersi alla sua malìa, senza mettersi i paraocchi davanti alle sue contraddizioni, senza assolverlo aprioristicamente da errori e malefatte. Un libro onesto, franco, accorato. Un canto struggente che tocca, scandaglia, interpreta, culla l'anima nera di un territorio pieno di colori, suoni, sensi.

Ne consiglio la lettura? Non se non avete ancora letto il primo volume, Pizzica amara. Se lo avete fatto, di certo non avrete bisogno del mio consiglio perché avrete già divorato questo secondo capitolo. È bello? Sì, tanto. Mi è piaciuto? Sì, tantissimo. Mi è piaciuto quanto Pizzica amara? Se devo essere sincera, no: ho preferito la prima storia… ma Chicca l'ho attesa a lungo ed è stata un ritorno più che gradito. L'attendo ancora, inutile dirlo, per altre magnifiche storie sulla sua (e mia) terra.

 

Opera recensita: "La regola di Santa Croce" di Gabriella Genisi

Editore: Rizzoli, 2021

Genere: noir, seriale

Ambientazione: Salento

Pagine: 248

Prezzo: 16,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

      

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