venerdì 24 settembre 2021

RECENSIONE: KAZUO ISHIGURO - KLARA E IL SOLE

        Sinossi:

Dalla vetrina del suo negozio, Klara osserva trepidante il fuori e le meraviglie che contiene: il disegno del Sole sulle cose e l'alto Palazzo RPO dietro cui ogni sera lo vede sparire, i passanti tutti diversi, Mendicante e il suo cane, i bambini che la guardano dal vetro, con le loro allegrie e le loro tristezze. Ogni cosa la affascina, tutto la sorprende. La sua voce, così ingenua ed empatica, schiva e curiosa quanto quella di un animale da compagnia, appartiene in realtà a un robot umanoide di generazione B2 ad alimentazione solare: Klara è un modello piuttosto sofisticato di Amico Artificiale, in attesa, come la sua amica Rosa e il suo amico Rex, e tutti gli altri AA del negozio, del piccolo umano che la sceglierà. A sceglierla è la quattordicenne Josie. E fin dalla sua prima visita al negozio, nonostante l'ammonimento di Direttrice sulla volubilità dei bambini, Klara sente di appartenerle, e per sempre. Josie è una ragazzina vivace e sensibile, ma afflitta da un male oscuro che minaccia di compromettere le sue prospettive future. Per lei Klara è pronta ad affrontare la brusca autorevolezza di una madre cupa e indecifrabile, l'ostilità spiccia di Domestica Melania e gli scherzi cattivi dei compagni speciali che frequentano con Josie gli «incontri di interazione», e che mal sopportano i diversi. Quando la malattia di Josie colpisce piú duramente, Klara sa che cosa fare: deve trovare colui da cui ogni nutrimento discende e intercedere per la sua protetta, anche a costo di qualche sacrificio; deve impegnarcisi anima e corpo, come se anima e corpo avesse. Nel primo romanzo dopo il conferimento del Premio Nobel per la Letteratura, Ishiguro torna ai temi esplorati in Non lasciarmi per offrirci una nuova meditazione indimenticabile e struggente sul valore dell'amore e del sacrificio e sulla complessità del cuore umano, composito e sfaccettato come i riquadri in cui si fraziona la vista dell'androide Klara.

 

Commento:

Non amo particolarmente le distopie, ma quando sono ben pensate e ben scritte le leggo con piacere. Al di là della fama dell'autore di cui agià avevo letto qualcosa, sono state le recensioni di alcuni lettori a convincermi che sarebbe stato il caso di recuperare questo libro, poiché prometteva di essere una distopia coi fiocchi… ed infatti, è proprio così, anzi, di più! "Klara e il sole" non è solo una distopia: è un romanzo di formazione, è un romanzo che parla di amicizia, di sacrificio, di dedizione o quasi devozione all'altro… è una bella storia di esseri che si scelgono e crescono insieme, al di là delle differenze. Klara è un AA, un robot ad alimentazione solare, fatto di parti meccaniche, chimica e tecnologia, eppure dimostra di poter essere un'amica migliore, più leale e fedele di tanti umani. Ishiguro scrive divinamente una storia piena di sensibilità, affetto, sacrificio; racconta una vicenda profondamente umana e realistica, nonostante i risvolti distopici ai quali, vi assicuro, da un certo punto della storia non si pensa neanche più. Un libro consigliato a tutti, anche a quegli adolescenti come Josie che potrebbero trarne qualche insegnamento, se non addirittura qualche conforto.

 

Opera recensita: "Klara e il sole" di Kazuo Ishiguro

Editore: Einaudi, 2021

Traduttore: Susanna Basso

Genere: distopico, romanzo di formazione

Ambientazione: non definita

Pagine: 250

Prezzo: 19,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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