giovedì 16 dicembre 2021

RECENSIONE: PAJTIM STATOVCI - GLI INVISIBILI

Sinossi:

Si innamorano già dal primo incontro, seduti al tavolino di un bar. Arsim è albanese, Miloš serbo, vivono a Pristina, in Kosovo, a metà degli anni Novanta, studiano all'università. Per entrambi la cultura di provenienza rifiuta le relazioni tra uomini. Eppure la loro storia sembra perfetta, l'anima e il corpo, lo spirito e la carne, Romeo ha trovato Romeo. Anche se Arsim è sposato, a seguito di un matrimonio combinato voluto dai genitori. Di lì a qualche mese la guerra sconvolgerà le loro vite, serbi contro albanesi, milioni di profughi, una ferocia efferata che scatena il terribile naufragio di una nazione. Arsim e Miloš avevano un sogno, e quel sogno è impossibile. Arsim partirà con la famiglia verso un paese straniero, Miloš si arruolerà come medico, vivrà in pieno la disumanità della guerra. Il primo diventerà un marito violento, un padre tirannico, il secondo sembra sprofondare nell'oscurità. Storia di una grande passione che si infrange contro una realtà assurda e al tempo stesso atrocemente vera, Gli invisibili è un romanzo di rabbia e tenerezza spiazzanti che racconta in un unico sguardo l'amore e l'orrore e indaga con lucidità il ricatto implacabile dei desideri che ci torturano, perché «i sogni corrono dietro alle menzogne che diciamo a noi stessi». Come è possibile sopravvivere quando non puoi essere quello che sei, quando bisogna nascondersi dal mondo e nel mondo? È un quesito che vale ancora oggi, persino da noi, e in molti paesi d'Europa, e Pajtim Statovci ha la grazia di narrare la Storia nel riflesso dello specchio più intimo e nascosto, di affrontare paure e verità con una prosa luminosa e uno sguardo delicato, con un virtuosismo che eleva la sua arte in una dimensione che non ha tempo e luogo. La giuria del Finlandia Prize, il più importante premio letterario finlandese, ha scritto: «Questo è un romanzo che incanta grazie al potere della sua lingua. Una storia di umana follia, di perdita e crudeltà, ma anche di amore e devozione». Come già ne Le transizioni, Statovci si dimostra uno dei più innovativi e potenti romanzieri europei.

 

Commento:

La storia di Arsim e Milos, raccontata in queste pagine dense e disturbanti da Pajtim Statovci, è intensa ed ha il sapore amaro dell'ineluttabilità. È la storia di due uomini che si incontrano per caso, si notano, si piacciono, vivono una passione totalizzante e poi sono costretti a lasciarsi in fretta e furia, come se il tempo, i sentimenti, il turbamento, il coinvolgimento… tutto ciò che hanno vissuto insieme non contasse nulla, come se fosse stato un semplice incontro di una notte, uno scambio di piaceri e basta. A provocare questa brusca rottura è stato il mondo che, con prepotenza, ha rotto d'impeto la loro bolla scagliandoli lontano, catapultandoli in una realtà dolorosa, dura, che non fa sconti neanche agli innamorati. Il nemico del loro amore si chiama guerra, la guerra che nel 1995 ha messo di fronte due etnie contrapposte, gli albanesi come Arsim e i serbi come Milos, a contendersi un territorio piccolo, il Kossovo. Arsim è andato lontano, all'estero, con sua moglie in dolce attesa e la famiglia di lei, per non tornare in Kossovo prima del 2004; Milos, che studiava da medico, è rimasto e la guerra l'ha vissuta in prima persona, fino a rimanerne schiacciato nel corpo e nella mente. Si ritroveranno? Difficile rispondere, perché se anche fisicamente si rincontrassero, si riconoscerebbero? Saprebbero ricostruire la passione e la complicità interrotte? Cosa sarebbero diventati, nel frattempo, costretti alla lontananza fisica e mentale? Questa storia ci insegna come la guerra cambia le persone dal di dentro, come può lasciarle vive nel corpo, ma ammazzare brutalmente i loro sogni, rendendole diverse da se stesse. Un libro triste, sì, ma bellissimo.

 

 

Opera recensita: "Gli invisibili" di Pajtim Statovci

Editore: Sellerio, 2021

Traduttore: Nicola Rainò

Genere: narrativa straniera

Ambientazione: Kosovo, Nord Europa

Pagine: 232

Prezzo: 16,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

  

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