lunedì 18 luglio 2022

RECENSIONE: FRANCESCA PALUMBO - HAI AVUTO LA MIA VITA

Sinossi:

In molti conoscono la storia del barbaro assassinio di Lev Trotskj per mano di Ramón Mercader del Río, agente segreto spagnolo naturalizzato sovietico operante nel NKVD durante il governo di Stalin. Tuttavia pochi sanno che per avvicinarsi il più possibile alla casa di Trotskj, esiliato in Messico, al fine di colpirlo, Mercader dovette infiltrarsi nella vita di una donna a lui molto vicina, un'ebrea americana segretaria e traduttrice di Trotskj. L'autrice dà voce a questo personaggio straordinario, Sylvia Ageloff, che per anni, dopo l'assassinio di Trotskj nel '40 e le lunghe cure psichiatriche cui si sottopose, scelse di isolarsi dal mondo e di non rilasciare più alcuna intervista su quegli accadimenti, raccontandone la vita, l'impegno politico, l'attivismo sociale, l'idealismo ma anche la fragilità, la disperazione e la forza di riscattarsi da un destino manovrato.

 

Commento:

"L'amor che move il sole e l'altre stelle"… mai citazione si rivelò più appropriata per individuare il fulcro di questo romanzo.

In questo suo ultimo lavoro Francesca Palumbo racconta, infatti, la storia di Sylvia Ageloff, donna poco conosciuta ma – suo malgrado – importantissima in una vicenda oscura che contribuì a cambiare il quadro politico mondiale negli anni '40. Cosa portò questa giovane ebrea americana, psicologa infantile nonché militante nel Partito Comunista, segretaria e traduttrice di Lev Trotskj, ad essere accusata di concorso nell'omicidio di quello che considerava il  suo maestro, il suo faro, il suo padre spirituale? L'amore. Ecco cosa fu, senza bisogno di artifici o giri di parole… l'amore per un manipolatore, un affabulatore, un bello e impossibile che, invece, sembrava fin troppo a portata di mano. E sembra così strano, una volta di più, rendersi conto che dalle piccole cose, dalle singole decisioni sbagliate incastrate in un puzzle storto, si fa la Storia. E questa sensazione diventa ancor più dirompente se a raccontarci le vicende passo dopo passo è la viva voce di chi le vive.

Con lo stile vibrante che le è proprio, con questa sua prosa efficace, incisiva e puntuale, in "Hai avuto la mia vita", Francesca Palumbo dà voce a Sylvia Ageloff, in un intenso memoir fatto di pensieri quotidiani ed intimi, emozioni, incertezze, piccole e grandi felicità. Ma l'esercizio della memoria non fa sconti, può essere impegnativo e doloroso, perciò troviamo, in queste pagine, anche l'impeto di un cuore ingannato, abusato e ferito, se possibile ancor più ardente di quello amoroso. Conoscere l'ardore e i tormenti di questa donna e farlo in un'esperienza di lettura così immersiva è, per noi lettori, un regalo. È l'ennesimo, agognato incontro con la bellezza che ognuno di noi in cuor suo si aspetta ogni volta che apre un libro. Il grazie, perciò, all'autrice è doppiamente sentito: grazie per averci fatto conoscere questa pedina della storia, per averci fatto sentire così forte l'unicità della sua voce di donna impegnata politicamente, innamorata e tormentata, e grazie di averlo fatto in modo così personale ed accorato, con tanta cura e passione.

Una lettura consigliata, sia per il suo valore storico, sia per la sua bellezza.

 

Opera recensita: "Hai avuto la mia vita" di Francesca Palumbo

Editore: Besa Muci, 2021

Genere: narrativa italiana

Pagine: 188

Prezzo: 15,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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