giovedì 6 ottobre 2022

RECENSIONE: LAUREN GROFF - MATRIX

Sinossi:

Inghilterra, Dodicesimo secolo. Marie, bandita dalla corte della regina Eleonora d'Aquitania, che ama di un amore ardente, è una ragazza sola, figlia illegittima di re, inutilmente colta, inutilmente appassionata, destinata com'è a una vita di clausura in un'abbazia che ha conosciuto giorni migliori, abitata da un piccolo popolo di donne inacidite dalla segregazione, dispettose, anche solo vecchissime. Però Marie riconosce in quell'enclave isolata, così importante per l'economia del contado, una possibilità di crescita, di potere, anche. E così prende le redini di un'impresa tutta da costruire che la porterà a scivolare in silenzio fuori dal raggio autoritario del clero locale, verso un'indipendenza di spirito e di azione destinata a trasformare l'abbazia in un cuore pulsante di energie, fervido di progetti, illuminato, vivo, in cui ogni donna ha il suo posto e la sua occasione di brillare. Ma da fuori premono l'invidia, le chiacchiere, la curiosità morbosa per quell'Utopia prima del tempo, tutta al femminile; e la badessa Marie è la prima a rendersi conto che libertà di pensiero e controllo della comunità sono a tratti inconciliabili, che il potere si conquista e si mantiene a caro prezzo, che le passioni, di qualunque tipo, sono pericolose. Tra autentiche credenti, reiette e bastarde, figlie cadette, ragazze sole al mondo gettate via come stracci, nobildonne radiose, la vita dentro le mura del convento, al centro di un labirinto progettato per isolarlo dalle brutture, è complicata quanto quella di fuori, forse anche di più. Lauren Groff torna al romanzo con una storia serrata e originale, che ha il passo dell'epica, la luce di una canzone d'amor cortese e lo scintillio tagliente dell'anima della sua Marie. Costruendo un labirinto che la avvolga, dotato di un passaggio segreto, una strada così intricata da sgomentare chiunque salvo i visitatori più determinati, Marie potrebbe tenere le sue figlie lontane dall'influenza corruttrice del mondo. Potrebbero restare in questo angolo di terra dove l'abbazia si trova da sempre, con le sue figlie lontane da tutto, racchiuse, al sicuro. Sarebbero bastanti a se stesse. Un'isola di donne.

 

 

Commento:

"Matrix" è un romanzo bellissimo, che parla di donne alle donne, che le spinge ad osservarsi, a riconoscersi, a valorizzarsi, a riappropriarsi del proprio potere intrinseco per diventare le leaders di se stesse… e lo fa senza dirlo apertamente, ma solo raccontando una storia. Una storia ambientata molti secoli fa, quella di una ragazza troppo grande, troppo colta, troppo sola, troppo ribelle, troppo ardente, che per tutte queste sue caratteristiche e per esser nata da un'unione infelice, dev'essere scacciata. Ma Marie non si piega: tra spezzarsi ed innalzarsi più forte di prima, sceglie scientemente la seconda strada ed arriva dove nessuno avrebbe mai osato pensare di giungere, a risultati che, viste le condizioni di partenza, nessuno avrebbe mai anche solo immaginato, specie se a raggiungerli è una donna. Gigantesca, temibile, ma pur sempre una donna. Quella fanciulla troppo imponente per passare inosservata, ma in fondo così simile ad un passerotto infreddolito e sperduto quando arrivò in abazia, visse a lungo e dimostrò che a se stessa, alla sua amata regina e al mondo intero – noi inclusi – l'immenso potere della forza di volontà. Un libro bellissimo, "Matrix", che non ha nulla di romantico eppure parla d'amore, quello spirituale di Marie per le sue "figlie" e quello fisico, che passa dai corpi, custodi di un'energia segreta ma difficile da ignorare, per quanto si cerchi di sopirla. Un romanzo dal respiro gotico in cui una prosa precisa e dirompente unita alla ricerca storica è in grado di far emergere dall'oscurità una sfolgorante radiosità.

 

Opera recensita: "Matrix" di Lauren Groff

Editore: Bompiani, 2022

Traduttore: Tommaso Pincio

Genere: romanzo storico

Ambientazione: Inghilterra, XII secolo

Pagine: 272

Prezzo: 19,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9. 

Nessun commento:

Posta un commento