Sinossi:
Ucraina, 1934. Per Katya, ora che la fattoria di famiglia
non esiste più, c’è un solo posto in cui trovare pace: il pezzetto di terra
dove con la sorella Alina amava coltivare i girasoli. Era il loro gioco e il
loro piccolo segreto.
Sembrano passati secoli, ma solo pochi anni prima, quel
giorno di primavera al matrimonio della cugina, il mondo di Katya era perfetto:
sedici anni, il vestito più bello, le trecce legate sulla testa alla maniera
tradizionale... e Pavlo, l’amico di sempre che proprio quel giorno le avrebbe
confessato il suo amore. Ora non esiste più nulla: i sogni con Pavlo si sono
infranti, e l’Ucraina è in mano ai sovietici, vittima del crudele piano
escogitato da Stalin per piegare la nazione, passato alla storia come Holodomor,
il genocidio per fame che uccise milioni di ucraini. Solo i girasoli sono
ancora lì, pronti a seguire il sole e a indicarle la strada...
Illinois, giorni nostri. L’amata nonna di Cassie, Bobby -
dalla parola ucraina babuška - ha sempre parlato poco del passato, e del paese
lontano che ha lasciato da ragazza. Ultimamente, però, sembra che antichi
ricordi le affiorino alla mente, con la strana lucidità delle persone molto
anziane. E quando Cassie ritrova un vecchio diario dalle pagine fitte scritte in
ucraino, capisce che è arrivato il momento di scoprire che cosa c’è nel passato
doloroso di sua nonna, qual è il segreto che si porta dietro, e perché nel
sonno continua a ripetere un nome - Alina - e quella parola: girasoli...
Un romanzo potente sui destini individuali e sui venti della
Storia che soffiano incuranti; un racconto luminoso e commovente, che insegna
come anche dalle ceneri si possa ricostruire la propria esistenza.
Commento:
"I girasoli di Kiev" è un libro bellissimo che
racconta una pagina di storia europea sconosciuta ai più: l'Olodomor, ossia il
genocidio per fame perpetrato dai russi di Stalin a danno degli ucraini tra il
1929 e il 1934. Pagine struggenti e intensissime che portano alla luce un altro
– l'ennesimo – abominio di cui si è macchiato l'essere umano, sebbene di umano
in certe pratiche non ci sia davvero nulla. Pagine che, una volta di più, ci
dimostrano come la Storia, purtroppo, sia destinata a ripetersi e non insegni
nulla a chi non vuole ascoltare, capire, riflettere. La storia di Katya, Pavlo,
Alina e tutti i protagonisti di questo libro non la dimenticherò tanto presto.
Un plauso all'autrice per averla saputa raccontare con tanta vivezza e
partecipazione.
Opera recensita: "I girasoli di Kiev" di Erin
Litteken
Editore: Piemme, 2022
Traduzione: Elena Cantoni
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Stati Uniti 2004, Ucraina anni '30
Pagine: 396
Prezzo: 18,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.