sabato 1 aprile 2023

RECENSIONE: LUIS SEPULVEDA - IL VECCHIO CHE LEGGEVA ROMANZI D'AMORE

Sinossi:

Il vecchio Antonio José Bolívar Proaño vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge in solitudine. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura, quel rispetto per la magia delle creature che il grande mondo verde gli ha insegnato e che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sapranno mai capire. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi dell'uomo. In questa epica caccia, in questo confronto continuo fra la vita e la morte, l'animale, anziché rappresentare il nemico, si fa emblema inquietante di uno scuro senso di colpa collettivo verso la natura ferita. Canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità, il romanzo di Luis Sepúlveda ci porta, insieme all'ardore della denuncia, un'irriducibile capacità di sperare. E di sognare, come succede al vecchio Antonio quando legge i suoi romanzi d'amore.

 

Commento:

Credo che conserverò per sempre il (bel) ricordo del momento in cui ho letto questo breve romanzo. Mi ha fatto un'ottima compagnia durante un pomeriggio in treno, di ritorno da un appuntamento importante. Non so cosa ricorderò della sua trama in futuro, ma di certo mi resterà la sensazione di pace che ho provato leggendo, quella stessa pace che mi ha trasmesso leggere Hesse e più in generale i romanzi-tributo alla natura. Perché questo è, in fin dei conti, questo libro di Sepulveda: un grande omaggio alla potenza della natura, delle piante e degli animali, ed una critica affatto velata all'uomo che dove passa distrugge, credendosi il più intelligente dei viventi. Questo è il messaggio che ci trasmette Sepulveda per bocca del vecchio Antonio José Bolívar Proaño, un uomo che ha sbagliato ed ha pagato i suoi errori e che è diventato saggio facendo tesoro delle esperienze sue e di altri e dei tanti insegnamenti della natura. Quest'amore per l'universo, la saggezza e l'inesauribile senso di speranza che trasudano dalle pagine sono ciò che ci resterà di questa lettura breve ma significativa. Un romanzo consigliato a tutti, perché tutti possiamo trarne dei moniti.

 

Opera recensita: "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" di Luis Sepulveda

Editore: Guanda, prima ed. 1989

Genere: narrativa straniera

Ambientazione: Foresta amazzonica

Pagine: 144

Prezzo: 16,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

  

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