mercoledì 26 aprile 2023

RECENSIONE: LUISA FERRERO - CICATRICI

Sinossi:

Il commissario Leo Farri e l’ispettore Denis Ghinazzi si stanno occupando della scomparsa della ventenne Ambra Ricci, quando si troveranno a dover indagare

anche sull’omicidio di una ricca commerciante. Si tratta di Valeria Costa, trovata strangolata all’interno del suo negozio "Tesori d’Arte" di Imperia.

Le indagini dei due poliziotti, così diversi tra loro ma che a poco a poco impareranno ad apprezzarsi a vicenda, faranno emergere ferite profonde e cicatrici

indelebili. Ma i casi si riveleranno più complicati del previsto e la squadra investigativa dovrà correre contro il tempo per far luce sulle vicende che

affondano le proprie radici nell’abisso dell’animo umano.

 

Commento:

Ho avuto modo di conoscere Luisa Ferrero proprio grazie ai suoi interventi sulla pagina Facebook legata a questo blog. Ho sempre trovato che la sua scrittura fosse puntuale, precisa, dettagliata, attenta ai dettagli. Sono lieta, oggi, di ritrovare acuite queste caratteristiche anche nel suo primo giallo, "Cicatrici", uscito da poco meno di un mese e già in lizza per un premio letterario. Il romanzo è ambientato nel ponente ligure, in provincia di Imperia, in luoghi che – come lei stessa ha dichiarato in più occasioni – Luisa conosce bene. E questa familiarità si sente, si nota nelle descrizioni dettagliate delle strade, dei paesaggi, delle abitudini dei frequentatori assidui ed ha due effetti positivi: aggiunge concretezza alle vicende narrate e permette all'autrice (e di riflesso anche a noi) di concentrarsi su altro, di andare più a fondo della trama, a cercare indizi, riferimenti, messaggi. Tutti elementi che, ben nascosti come si conviene ad un giallo che si rispetti, ci sono tutti: ci sono gli indizi sul colpevole del delitto Costa, sulle sue motivazioni ed incongruenze; ci sono i riferimenti ad un'attualità – quella che coinvolge Ambra – scottante e dolorosa, ma c'è, soprattutto, in fondo in fondo a questa storia, un messaggio positivo. Quale? Lo dirò citando il Maestro Camilleri: "una lama di luce". Quando si pensa di essere giunti al fondo, quando si crede che salire sia impossibile, quando le cicatrici fanno troppo male, è proprio quella lama di luce che bisogna cercare. Venendo a questioni più tecniche, al di là di una comprensibilissima titubanza sui dialoghi che mi sono parsi un po' troppo artefatti per risultare realistici, ho trovato il romanzo davvero ben scritto, con una trama che si snoda veloce e senza intoppi o debolezze sui tornanti delle indagini; ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, ben approfonditi i principali e più sfuggenti quelli destinati a restare sullo sfondo. In particolare mi ha inevitabilmente conquistata l'ispettore Ghinazzi che, se all'inizio può sembrare un burlone un po' smargiasso dall'umorismo talvolta superfluo, rivela inaspettate vette di umanità ed una purezza d'animo a dir poco rara nel mondo reale. Anche Monica Martinelli, che qui è presente ma rimane in secondo piano, è un personaggio interessante che, se seguirà sull'impronta datale dall'autrice, credo riserverà delle sorprese. Già, perché io sono convinta che li ritroveremo presto, questi personaggi: Luisa ha gettato ottime basi per una buona serie di gialli e ci lascia con tante piccole curiosità da soddisfare ed interrogativi cui dare risposta. Dunque, mentre a voi consiglio la lettura di questo romanzo, io resto qui in attesa del prossimo.

 

Opera recensita: "Cicatrici" di Luisa Ferrero

Editore: 0111 edizioni, 2023

Genere: giallo

Ambientazione: Ponente ligure, provincia di Imperia

Pagine: 184

Prezzo: 15,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

  

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