giovedì 30 giugno 2016

RECENSIONE: ALAN BENNETT - LA SOVRANA LETTRICE


Sinossi:

A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.

 

“La sovrana lettrice” è un libro sorprendentemente arguto e divertente, un condensato di ironia e sagacia che nasconde, dietro una storia bella ma inverosimile, un’attenta analisi della psicologia umana.

Per un caso assolutamente fortuito la regina Elisabetta, ormai sulla soglia degli 80 anni, viene a contatto con una biblioteca circolante e con gli strani oggetti che sono al suo interno: i libri.

Per un mero senso del dovere e per non mancare di rispetto al bibliotecario, la regina prende in prestito un libro, non senza incertezze e titubanze nella scelta, nella quale viene aiutata dal giovane Norman. Ben presto quello del mercoledì alla biblioteca circolante diventerà per la regina un appuntamento irrinunciabile: la sovrana scopre il piacere della lettura, della conoscenza del mondo e dei suoi abitanti e si trasforma da nobile distratta ed egoista, abituata a tutti i confort, ad attenta osservatrice ed analista della condizione umana. Questo suo nuovo accanimento per la lettura, però, la distrae dai suoi doveri verso i quali finora era stata irreprensibile e qualcuno a corte ha da ridire: il segretario privato, il primo ministro, il consigliere ufficiale fanno di tutto per “sabotare” le sue letture e distoglierla da questo suo interesse che, peraltro, sta diventando alquanto scomodo per loro. La regina, infatti, non si limita a leggere, ma vuole ad ogni costo che anche gli altri leggano, così comincia a distribuire libri e ad interrogare chiunque le capiti a tiro sugli autori più disparati. Non basta! Ad un certo punto, a furia di annotare i suoi pensieri durante la lettura, la regina passerà allo step successivo: scrivere! Inutile dire che a corte la cosa è ancora più malvista della lettura.

Si tratta, in buona sostanza, di una tardiva presa di coscienza delle tante occasioni perse e della ferma volontà di recuperare il tempo perduto, anche se ciò non è sempre possibile.

Una lettura divertente, scorrevole e senza particolari pretese, ottima per impegnare un pomeriggio con una tazza di thé ed un sorriso.

 

Opera recensita: “La sovrana lettrice” di Alan Bennett

Editore: Adelphi, 2007

Genere: letteratura inglese

Ambientazione: Gran Bretagna

Pagine: 95

Consigliato: sì.

 

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