martedì 28 febbraio 2017

RECENSIONE: FRANCIS SCOTT FITZGERALD - TENERA è LA NOTTE


Sinossi:

Dick Diver, un giovane psichiatra, ha sposato Nicole, che un incestuoso rapporto col padre ha reso schizofrenica. Dick lavora a un libro, vivendo delle
ricchezze di Nicole tra la Costa Azzurra e Parigi, con un piccolo gruppo di amici. Tra questi Abe North, un compositore alcolizzato e Tommy Barban, un
mercenario francese innamorato di Nicole. Al gruppo si unisce Rosemary, una bella attrice americana di cui Dick si innamora. L'unione con Nicole si sgretola
e la donna inizia una relazione con Tommy. Il finale conclude amaramente la vicenda.

Commento: 

Ci risiamo! Ho appena finito di leggere quello che tutti definiscono un “capolavoro” ed ecco che mi ritrovo a non essere d’accordo! Che fare? Lascio a voi l’ardua sentenza… per il momento vi dico che in “tenera è la notte” Fitzgerald racconta la storia di Dick e Nicole, lui uno psichiatra che scrive trattati scientifici ed ha il dono di affascinare la gente con i suoi modi gentili; lei ricchissima e mentalmente disturbata a causa di un trauma infantile. I due sono sposati e, all’apertura del romanzo, si trovano in Costa Azzurra, nella loro casa sempre affollata, circondati da altri americani dalle origini più disparate: alto borghesi, omosessuali, neri ed anche un’attrice, Rosemary, che per buona parte del libro sarà croce e delizia del nostro dottor Diver. La famiglia Diver e tutta la compagnia in generale trascorre le vacanze fra cene, giornate in spiaggia e chiacchere varie, fino al momento in cui, per una ragione poco chiara, si arriva ad un duello. A questo punto una serie di eventi concatenati porta Nicole Diver ad un collasso nervoso che rende necessario spiegare chi è e di cosa soffre. Così comincia un lungo flash back che ci riporta al 1917, in una clinica di Zurigo, in cui una bellissima, giovane ed ingenua Nicole incontra per caso il dottor Diver in partenza per la guerra. Da qui il racconto prosegue fino a ritornare nel presente (anni 20): l’autore ci mostra come Dick stia cambiando in peggio, come la sua maschera stia per cadere precipitosamente e come Nicole, invece di aiutarlo ne approfitta.

Questa, in sintesi, la storia narrata in questo romanzo, una storia che parla di follia, amore, dipendenza e devozione al denaro. Visti gli argomenti trattati, il libro aveva tutti i presupposti per piacermi, ma purtroppo proprio non riesco ad abituarmi alla scrittura di Fitzgerald: come mi era già capitato ne “il grande Gazby”, trovo che le trame siano interessanti, ma siano trattate con troppa lentezza e poca incisività, caratteristiche che rendono lo stile piatto e poco scorrevole. L’inizio del libro, poi, non invoglia alla lettura, le cose migliorano quando si parla del passato di Nicole, ma è dura arrivare alla fine. Il tema della follia, a mio modesto parere, è trattato in modo molto più incisivo e pregnante in altri romanzi. Buono, tuttavia, il quadro dipinto da Fitzgerald sul contesto sociale dei Diver e dei loro amici, morbosamente attaccati al denaro, snob ed elitari.

Non si può dire che questo libro sia brutto, anzi, tutt’altro! E’ interessante e mai banale, solo che personalmente, non mi ha entusiasmato, perciò lo consiglio con più di una perplessità!

 

Opera recensita: “tenera è la notte” di Francis Scott Fitzgerald

Editore: Einaudi, 2005 (prima ed. originale 1934)

Genere: letteratura americana

Ambientazione: Francia-Svizzera

Pagine: 384

Prezzo: 12,50 €

Consigliato: sì/no.

 

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