Sinossi:
Dick Diver, un giovane psichiatra, ha sposato Nicole, che un
incestuoso rapporto col padre ha reso schizofrenica. Dick lavora a un libro,
vivendo delle
ricchezze di Nicole tra la Costa Azzurra e Parigi, con un
piccolo gruppo di amici. Tra questi Abe North, un compositore alcolizzato e
Tommy Barban, unmercenario francese innamorato di Nicole. Al gruppo si unisce Rosemary, una bella attrice americana di cui Dick si innamora. L'unione con Nicole si sgretola
e la donna inizia una relazione con Tommy. Il finale conclude amaramente la vicenda.
Ci risiamo! Ho appena finito di leggere quello che tutti
definiscono un “capolavoro” ed ecco che mi ritrovo a non essere d’accordo! Che
fare? Lascio a voi l’ardua sentenza… per il momento vi dico che in “tenera è la
notte” Fitzgerald racconta la storia di Dick e Nicole, lui uno psichiatra che
scrive trattati scientifici ed ha il dono di affascinare la gente con i suoi
modi gentili; lei ricchissima e mentalmente disturbata a causa di un trauma
infantile. I due sono sposati e, all’apertura del romanzo, si trovano in Costa
Azzurra, nella loro casa sempre affollata, circondati da altri americani dalle
origini più disparate: alto borghesi, omosessuali, neri ed anche un’attrice,
Rosemary, che per buona parte del libro sarà croce e delizia del nostro dottor
Diver. La famiglia Diver e tutta la compagnia in generale trascorre le vacanze
fra cene, giornate in spiaggia e chiacchere varie, fino al momento in cui, per
una ragione poco chiara, si arriva ad un duello. A questo punto una serie di
eventi concatenati porta Nicole Diver ad un collasso nervoso che rende
necessario spiegare chi è e di cosa soffre. Così comincia un lungo flash back
che ci riporta al 1917, in una clinica di Zurigo, in cui una bellissima,
giovane ed ingenua Nicole incontra per caso il dottor Diver in partenza per la
guerra. Da qui il racconto prosegue fino a ritornare nel presente (anni 20):
l’autore ci mostra come Dick stia cambiando in peggio, come la sua maschera
stia per cadere precipitosamente e come Nicole, invece di aiutarlo ne
approfitta.
Questa, in sintesi, la storia narrata in questo romanzo, una
storia che parla di follia, amore, dipendenza e devozione al denaro. Visti gli
argomenti trattati, il libro aveva tutti i presupposti per piacermi, ma purtroppo
proprio non riesco ad abituarmi alla scrittura di Fitzgerald: come mi era già
capitato ne “il grande Gazby”, trovo che le trame siano interessanti, ma siano
trattate con troppa lentezza e poca incisività, caratteristiche che rendono lo
stile piatto e poco scorrevole. L’inizio del libro, poi, non invoglia alla
lettura, le cose migliorano quando si parla del passato di Nicole, ma è dura
arrivare alla fine. Il tema della follia, a mio modesto parere, è trattato in
modo molto più incisivo e pregnante in altri romanzi. Buono, tuttavia, il
quadro dipinto da Fitzgerald sul contesto sociale dei Diver e dei loro amici,
morbosamente attaccati al denaro, snob ed elitari.
Non si può dire che questo libro sia brutto, anzi,
tutt’altro! E’ interessante e mai banale, solo che personalmente, non mi ha
entusiasmato, perciò lo consiglio con più di una perplessità!
Opera recensita: “tenera è la notte” di Francis Scott
Fitzgerald
Editore: Einaudi, 2005 (prima ed. originale 1934)
Genere: letteratura americana
Ambientazione: Francia-Svizzera
Pagine: 384
Prezzo: 12,50 €
Consigliato: sì/no.
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