giovedì 16 marzo 2017

RECENSIONE: FRANZ KAFKA - IL PROCESSO


Sinossi:

Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire

a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi

assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di

Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.

 

Commento:

Il procuratore bancario Joseph K, uomo stimato ed integerrimo, una mattina, al suo risveglio, si ritrova arrestato da due guardie che lo conducono da un ispettore. Ha così inizio uno dei più noti capolavori della letteratura mondiale: “Il processo” di Franz Kafka, libro incompiuto e pubblicato postumo da un amico dell’autore.

“Il processo” racconta la storia di Joseph K, un uomo processato per motivi ignoti da un sistema giudiziario onnipresente, che funziona secondo regole proprie interne ed inesorabili che passano per la corruzione, i sotterfugi, le amicizie influenti. Tutto nel sistema giudiziario è oscuro, grigio, quasi incomprensibile alla mente lucida e razionale di K, che tuttavia non si arrende e cerca in ogni modo di perorare la sua causa, anche chiedendo aiuto ai personaggi più strampalati ed equivoci che abbiano contatti con il tribunale. Siamo così al cospetto di pittori giudiziari, bastonatori, cappellani delle carceri, usceri, avvocati Azzecca Garbugli e chi più ne ha più ne metta, in un bailamme che accresce il senso di angoscia e confusione di cui è pervaso il romanzo. Questa confusione crescente rappresenta, poi, la progressiva perdita di lucidità del protagonista, che per la verità già dall’inizio manifesta segni di contraddittorietà fra pensiero ed azione: K emerge come una figura instabile, mutevole, non in grado di mantenere uno solo dei suoi proponimenti. Il tutto è emblematicamente rappresentato dal suo controverso rapporto con le donne che ora venera, ora scaccia con ira e distacco.

La storia, poi, presenta un evidente paradosso: ad ogni pagina si parla del “processo”, tutti ne sono a conoscenza, ma nessuno, neppure l’imputato, ne conoscerà mai i motivi. Eppure ad un certo punto dell’opera appare chiaro che K sarà irrimediabilmente condannato, nonostante i mille aiuti o stratagemmi che cerca di porre in essere per salvarsi. Il finale, poi, assume una dimensione quasi onirica: data la presenza di numerosi capitoli incompiuti, esso risulta quasi staccato dalla storia e si ha come l’impressione che K stia sognando la fine della sua storia… ma purtroppo non si tratta di un sogno.

“Il processo” non è un libro facile: all’inizio sembra scorrere tranquillamente, ma con il procedere della storia lo stile, di paripasso con la trama confusa, si fa sempre più ingarbugliato. Seguire il filo della trama è complesso, inoltre, per la presenza di numerosissimi personaggi-comparse, non sufficientemente caratterizzati per essere ritenuti importanti nella storia, ma comunque presenti ed, in un certo senso, “disturbanti”. Tuttavia, leggendo con attenzione, non sarà difficile trovare messaggi importanti sulla giustizia, sulla corruzione, sul paradosso della ineluttabilità di certi destini assurdi… e non sarà poi così difficile adattare queste considerazioni alla nostra società.

Questo libro, nonostante la sua difficoltà, mi è piaciuto molto e sarei stata davvero curiosa di leggerlo compiuto: mi oltre alla curiosità di conoscere altri dettagli sulla storia di K, mi sarebbe piaciuto capire quanto dell’estrema confusione presente nella storia è dovuto alla stesura non definitiva del manoscritto e quanto, invece, è voluto dall’autore. Ma, se penso che Kafka avrebbe voluto che questo manoscritto fosse distrutto, beh… meglio leggere questo romanzo incompiuto che non leggere nulla!

 

Opera recensita: “Il processo” di Franz Kafka

Editore: vari, prima ed. originale 1925

Genere: classico, narrativa straniera

Ambientazione: indefinita

Prezzo: 8,50 €

Consigliato: sì.

 

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