lunedì 15 maggio 2017

RECENSIONE: ALICE BASSO - SCRIVERE E' UN MESTIERE PERICOLOSO


Sinossi:

Ama i libri. Vive di letteratura. E risolve delitti. Torna l'irresistibile investigatrice creata da Alice Basso.

La sua nuova sfida è creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa ardua, quasi impossibile. Perché Vani non ha mai preso una padella

in mano, e non le è chiarissimo il significato di parole come scalogno o topinambur. Ma inaspettatamente, mentre esegue l'incarico con il conforto morale

di un gourmet come il commissario Berganza, una rivelazione cattura il suo interesse: la cuoca confessa un delitto. Un delitto che riguarda una delle famiglie

più in vista di Torino, e che per la cronaca ha un altro colpevole. Berganza abbandona i fornelli per indagare, e adesso è lui ad aver bisogno di Vani,

del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte

la vita assomiglia a un giallo, piena di falsi indizi: solo l'intuito di Vani può smascherarli.

 

Commento:

Vi ho parlato, giusto poche settimane fa, di “l’imprevedibile piano della scrittrice senza nome”, il primo libro di Alice Basso, nonché primo volume con protagonista Vani Sarca. Ebbene, eccovi il secondo! Per i più distratti, Vani è una bravissima gostwriter per una famosa casa editrice di Torino: non è esattamente una fatina dei fiori, né una grigia impiegata tutta scrivania e moine per ingraziarsi il capo. No, è la sosia perfetta di Lisbeth Salander (che ho conosciuto grazie a Vani), è una specie di pipistrello sociopatico con un problema con il cibo. Però Vani fa benissimo il suo lavoro: entra nella testa degli scrittori di cui deve scrivere i libri e lo fa così bene che, nonostante lo scandalo che ha causato appena un mese fa, il suo editore è costretto a riprendersela pagandole pure un aumento. Ora Vani deve scrivere un nuovo libro, un romanzo-memoriale di una notissima e rispettabilissima e schifosissimamente ricca famiglia di Torino, raccontato dal punto di vista della loro cuoca Irma. Va da sé che il libro dovrà contenere anche numerose ricette che ovviamente Irma non descrive perfettamente sia perché ha ottantuno anni ed è un po’ svanita, sia perché era così brava nel prepararle che le sue mani lavoravano da sole. Come fare? No problem, il caro commissario Berganza, che di nome fa Romeo (grande amante della letteratura, patologia ereditaria a quanto pare), è anche un esperto di cucina. Ma… qualcosa non va esattamente come previsto e la nostra Vani, insieme all’enigmatico (ma un po’ meno del primo libro) commissario, dovranno indagare. E anche sul piano personale, non tutto ciò che sembra passato lo è veramente… ma ho già detto troppo!

Beh, che dire… prima di cominciare la lettura, pensavo fra me: “fa che questo libro non sia la solita trovata commerciale, fa che Vani sia sempre la solita folle che vorresti avere come amica, fa che non si cada nel banale…!”. Ora, a fine lettura, sento una voce nel mio cervello che, in tono di scherno, mi ripete:”Ah, donna di poca fede!”. Ecco, sto quasi parlando come Vani, ma la cosa non mi dispiace. Ok, questa recensione non sarà il massimo dell’obiettività, ma non so in che altro modo potrei caldamente consigliarvi la lettura di questo libro e del precedente… e pure del prossimo che esce fra tre giorni! Adoro Vani ed adoro Berganza ed adoro lo stile di Alice Basso che scrive magistralmente: nelle sue mani una storia che poteva sembrare già vista è diventata qualcosa di unico, fresco, spassoso e per nulla banale o scontato. Ed alla fine ti ritrovi a ritardare la fine del libro, a conservarti qualche pagina per il giorno dopo, perché ne vorresti ancora ed ancora… Quanto a Berganza, non vi svelo niente, ma… io tifo per lui!

Beh, menomale che sta per uscire il prossimo libro, “Non ditelo allo scrittore”! Voi, intanto, leggete i primi due, poi io vi parlerò del terzo!

 

Opera recensita: “Scrivere è un mestiere pericoloso” di Alice Basso

Editore: Garzanti, 2016

Genere: narrativa italiana

Ambientazione: Torino

Pagine: 341

Prezzo: 16,40 €

Consigliato: assolutamente sì.

 

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